Titolo originale: 18 regali
Regia: Francesco Amato
Sceneggiatura: Francesco Amato, Massimo Gaudioso, Davide Lantieri, Alessio Vicenzotto
Cast: Vittoria Puccini, Benedetta Porcaroli, Edoardo Leo
Musiche: Andrea Farri
Produzione: Italia 2019
Genere: Drammatico
Durata: 115 minuti
Regia:
Interpretazione:
Sceneggiatura:
Musica:
Giudizio:
Trama
Ispirato alla straordinaria storia vera di Elisa Girotto, la donna che ha commosso il mondo lasciando 18 regali per i futuri compleanni della figlia quando ha scoperto di avere poco tempo per vederla crescere.
È il giorno del diciottesimo compleanno di Anna (Benedetta Porcaroli) e da scartare le rimane l’ultimo regalo, ma un desiderio di ribellione e un senso di vuoto incolmabile la spingono a scappare dalla festa organizzata dal padre (Edoardo Leo).
Si ritrova a vagare di notte in mezzo alla strada e una macchina, non vedendola, la investe. Al suo risveglio Anna si ritrova faccia a faccia con la madre che non ha mai conosciuto. Il destino le regala così l’occasione di conoscere Elisa (Vittoria Puccini) e farsi conoscere a sua volta, in uno straordinario viaggio ricco di emozioni e speranza.
Recensione
Seguendo più la strada psicoanalitica che quella sovrannaturale, il film racconta il rapporto, anche conflittuale, tra madre e figlia in maniera inedita nel cinema italiano, evitando quando possibile di cadere nel pietismo.
Non che manchino scene commoventi, anzi, ma la decisione di porre al centro le due protagoniste e le corrispettive evoluzioni piuttosto che il drammatico evento che le ha separate porta decisamente l’attenzione su tutt’altro, cioè su aspetti maggiormente universali come il confronto generazionale e il percorso di crescita, di maturità, nei quali si potrebbero riconoscere tanti genitori e figli.
Eppure non tutto funziona alla perfezione poiché si perde quella sensazione di aver appena assistito a un qualcosa di incredibile, di miracoloso, come se fosse quasi normale risvegliarsi in un’altra epoca e ritrovare i propri genitori da giovani. Anna, nostra bussola in questo viaggio, accetta con troppa facilità la possibilità che le è stata data e prosegue il suo percorso affrontando ostacoli a volte forzati tanto per dare movimento all’intera vicenda.
Titoli come Peggy Sue si è sposata e Ritorno al futuro appaiono quindi più un leggero richiamo che un vero e proprio riferimento strutturale.
Non memorabile risulta invece la regia di Amato, dal sapore televisivo e che non ricerca mai di esprimere veramente nulla dal punto di vista estetico, produttivo (alcune scelte di fotografia sono talmente ripetitive da sembrare casuali e l’uso della musica appare ridondante) e si pone al servizio completo della sceneggiatura e degli interpreti.
Tra questi spicca Benedetta Porcaroli, che interpreta in modo convincente la giovane Anna, e un sempre più bravo Edoardo Leo (nel ruolo di Alessio, il padre di Anna); a deludere un po’ invece è la performance di Vittoria Puccini, troppo enfatica e legata a una recitazione da fiction tv soprattutto rispetto a una donna che è stata così forte (nonostante le sue manie che sono invece rese egregiamente dall’attrice) e al tono drammatico, per così dire, diluito dell’intera opera.
Seppur quindi non tutto fili, 18 regali ha il grande pregio di rendere onore a una storia che ha già toccato il cuore di molti, accentuandone i temi a noi tutti maggiormente cari, e, in particolare, a Elisa Girotto.
Curiosità
Alla sceneggiatura ha collaborato Alessio Vincenzotto, marito di Elisa Girotto.
Immagini: © LUCKY RED S.r.l.