Titolo originale: 127 hours
Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura: Danny Boyle, Simon Beaufoy
Cast: James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn
Musiche: A.R. Rahman
Produzione: USA, Gran Bretagna 2010
Genere: Drammatico
Durata: 90 minuti
Regia:
Interpretazione:
Sceneggiatura:
Musica:
Giudizio:
Trama
Il giovane Aron Ralston (James Franco), appassionato di sport estremi, si reca nel Blue John Canyon per una giornata all’insegna dell’avventura. Dopo aver trascorso alcune ore con una coppia di ragazze incontrate per caso, Aron scivola accidentalmente in un crepaccio rimanendo con il braccio bloccato da un pesante masso.
Ha inizio una strenua lotta per la sopravvivenza che si protrae per 5 lunghissimi giorni, durante i quali l’uomo ripensa alla sua vita, ai parenti e alla possibilità di non far più ritorno a casa.
Recensione
Facendo tesoro dei punti di forza che hanno reso il suo The millionaire un successo planetario acclamato dalla critica, il regista britannico Danny Boyle cambia versante contenutistico mantenendo pressoché inalterata la formula impiantistico-narrativa, sebbene proiettata in altro contesto. Cullata l’idea per quattro anni, Boyle può finalmente portare al cinema la storia vera di Aron Ralston, il quale ha modo di curare il soggetto e dunque se stesso.
La perizia nell’esposizione di un arco di tempo estremamente concentrato, l’ossessione per il dettaglio significativo e il primissimo piano come scelta definita si uniscono in quanto elementi essenziali ai maniacali virtuosismi registici messi in pratica dal cineasta, ad esempio lo split screen in contrapposizione a scampoli di camera a mano.
Attraverso una pluralità di angolature studiate all’interno di un luogo difficile da insediare, un montaggio volutamente instabile e il gusto per il pathos, Boyle porta a compimento una pellicola riflessiva e permeata da un angosciante senso di solitudine di fronte al destino avverso.
Proprio il concetto di fatalità sostiene la vicenda e prende progressivamente piede, attaccando il protagonista con la dura e triste consapevolezza dell’inevitabile. L’immobilità dell’azione e la sua tragicità effettiva sono mitigate e caricate di nostalgico romanticismo familiare, quello relativo ai ricordi e pensieri di Aron, legato agli affetti e a un passato vissuto con qualche rimpianto, proiezioni mentali che però sono in grado di dare speranza e nuova linfa vitale a un uomo apparentemente stremato.
James Franco è camaleontico nella sua interpretazione, aiutato dalla visione dei veri filmati che riguardano il personaggio, utilissimi nella delineazione del carattere a livello cinetico ed emotivo. Il film è stato nominato per 6 statuette dell’Oscar.
Curiosità
Per il ruolo del protagonista era dapprima stato previsto l’attore Cillian Murphy.