Titolo originale: To catch a thief
Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura: John Michael Hayes
Cast: Cary Grant, Grace Kelly, Charles Vanel
Musiche: Lyn Murray
Produzione: USA 1955
Genere: Noir
Durata: 100 minuti
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Giudizio:
Trama
Nell’esclusiva Costa Azzurra si verificano abilissimi furti ai danni di donne ricche, che la polizia imputa all’ex ladro leggenda John Robie (Cary Grant), ritiratosi a vita privata. L’uomo è deciso a scoprire l’identità del misterioso imitatore per potersi scagionare da ogni accusa e coinvolge nel suo stratagemma l’agiata Jessie Stevens (Jessie Royce Landis) e la bellissima figlia Frances (Grace Kelly), della quale finisce con l’innamorarsi.
Recensione
Dall’ennesima pellicola colta e intrigante del maestro del thriller si evince ancora una volta l’immutabilità di uno stile registico sopra le righe e legato a una rigorosa visione di maniera. Tuttavia sotto l’aspetto contenutistico il film di Hitchcock appare meno noir e più estetico, eccedendo in riprese esterne barocche e accalcate che valorizzano maggiormente la bellezza delle location piuttosto che la trama vera e propria.
La coppia Grant – Kelly funziona fino a un certo punto, fornendo spessore alla storia d’amore, caldeggiata ma poco concretizzata, trascurando però il motivo della caccia al ladro: troppi dialoghi ingolfano l’azione appesantendo ritmo e movimento.
Persino il colpo di scena finale non convince risultando per certi versi prevedibile e poco ricercato. Molta libertà e colore per una vicenda alleggerita da Hitchcock, che si coccola i due divi protagonisti sacrificando il fascino dell’intrigo e del mistero.
Curiosità
Alfred Hitchcock appare in un cameo, nella scena in cui Cary Grant si trova al fondo dell’autobus.