Titolo originale: Jackie Brown
Regia e sceneggiatura: Quentin Tarantino
Cast: Pam Grier, Samuel L. Jackson, Robert De Niro
Musiche: Joseph Gonzales
Produzione: USA 1997
Genere: Azione
Durata: 155 minuti
Regia:
Interpretazione:
Sceneggiatura:
Musica:
Giudizio:
Trama
Ordell (Samuel L. Jackson), trafficante d’armi di Los Angeles, vuol servirsi della hostess Jackie Brown (Pam Grier) per riportare il suo patrimonio in contanti dal Messico agli Stati Uniti. La donna, ricattata dal criminale e controllata da due agenti di polizia, tenta un doppio gioco astuto ma rischioso.
Recensione
Il Jackie Brown di Quentin Tarantino, tratto dal romanzo Rum Punch di Elmore Leonard, trasuda livida tensione dialogica e ruvida violenza tradotta in rapide quanto inaspettate risoluzioni. E’ un film, questo, tanto parlato quanto ragionato, nel quale i personaggi alimentano il proprio lieve cinismo con piglio sbrigativo e attraverso una controversa apatia espressiva che ne segna i volti beffardi.
In una “Città degli Angeli” buia e silenziosa, i demoni sorridenti vivono l’illegalità con docile timore e preponderante spavalderia. Tarantino traccia la linea impercettibile fra giustizia e malaffare infrangendola tramite l’incontro scontro messo in piedi dai suoi araldi.
Ne derivano torbide situazioni nelle quali elementi deprecabili come le armi, la droga e il soldo sporco diventano normali canali narrativi, strumenti per la costruzione di un soppalco prepotentemente evasivo. In verità l’unico evento sovversivo interessa Jackie, che in virtù della propria libertà di movimento converte la condizione di capro espiatorio in capacità predatoria.
La sua placida presenza, introdotta dal primo lungo pianosequenza preso in dote da Il laureato, è destinata a trasfigurarsi sfociando in imprevedibile dinamicità. Samuel L. Jackson, bizzarro e pacchiano, sovrasta colleghi come Robert De Niro e Michael Keaton, ma è tutto previsto da un gioco delle parti orchestrato da Tarantino per ordire una trama ricca di paradossi grotteschi, come grotteschi si rivelano i tanti characters implicati nella vicenda.
Fra questi si distingue la provocatrice Melanie (la bella Bridget Fonda), bambolina bionda alla quale Tarantino riserva alcune scene costruite in particolar modo per soddisfare alcune sue maniacali ossessioni. Se la donna ha bisogno di una pedicure, sarà facile constatarlo per mezzo di dettagliate inquadrature che nulla lasciano all’immaginazione.
Ovviando alla facile linearità del tempo, la vicenda culmina nel flashback prospettico finale, il tocco geniale in una sostanzialità surreale.
Curiosità
Per il ruolo di Max Cherry, Tarantino aveva preso in considerazione diversi attori prima di Forster, tra i quali Gene Hackman, John Saxon e Paul Newman.