Titolo originale: The Passion of the Christ
Regia: Mel Gibson
Cast: Jim Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci
Musiche: John Debney
Produzione: USA, Italia 2004
Genere: Religioso
Durata: 120 minuti
Regia:
Intepretazione:
Sceneggiatura:
Musica:
Giudizio:
Trama
Vengono raccontate le ultime dodici ore della vita di Gesù (James Caviezel), dalla cattura presso il Getsemani al Sinedrio, dal processo davanti a Ponzio Pilato alla crocifissione, fino al momento culminante della resurrezione.
Recensione
Un film semplicemente stupendo ed incredibilmente realistico, magistralmente diretto da un Mel Gibson geniale e sensibile. Per realizzarlo ha utilizzato varie fonti, letto i Vangeli apocrifi, visto altre versioni della vita di Gesù e ha deciso di concentrarsi esclusivamente sulle ultime dodici ore dell’esistenza terrena di Cristo.
La prima originalità del film sta nell’illustrare alcuni momenti attraverso dei flashback, ricordi di Gesù durante la sua Passione. In più le lingue parlate sono l’aramaico e il latino, comprensibili solo attraverso i sottotitoli. I personaggi sono estremamente caratterizzati, pieni d’umanità.
Lo spettatore assiste a un tragico percorso mai così sofferto, denso di scene talvolta quasi insostenibili, come la flagellazione crudele e sanguinaria e continue violenze subite da Gesù durante il doloroso cammino verso il Golgota, da parte di soldati romani che sembrano impazziti, stravolti dal loro sadismo.
La crocifissione è il momento sicuramente più commovente, reso ancor più struggente da Maria, madre che assiste all’annientamento terreno di un figlio che fu prima bambino, cullato dalle sue braccia amorevoli e pure. Il film si avvale di una fotografia perfetta e un cast di attori (italiani e non) in grande forma, su tutti un Jim Caviezel strepitoso.
Il film è stato girato a Matera, luogo ideale, che ha preservato una connotazione antica e vitale. Durante la lavorazione molte donne del luogo rimasero incinte, altre persone si sentirono coinvolte dalla passione, dalla sua sofferenza, lo stesso Jim Caviezel è stato sottoposto a prove davvero dure: era dicembre quando dovette girare la scena della crocifissione e patì il freddo.
La Passione di Cristo è indubbiamente il più bel film mai realizzato su Gesù poichè tutti gli altri predecessori, sebbene grandiosi, non hanno saputo essere così realistici e ricercati. Non si è mai vista una Maria di questa intensità, il suo dolore è struggente e la disperazione commuove fino al pianto.
Una delle opere cinematografiche più discusse e criticate della storia del cinema, ma anche un autentico successo che seppe battere ogni record e convertire molti spettatori. Capolavoro.
Curiosità
La mano che impugna il martello utilizzato per inchiodare Gesù alla croce è di Mel Gibson, una scelta motivata dal fatto che lui per primo si sente un peccatore.