Dove vederlo: Amazon Prime Video
Titolo originale: Monstrous
Regia: Chris Sivertson
Sceneggiatura: Carol Chrest
Cast: Christina Ricci, Santino Barnard, Don Baldaramos, Colleen Camp
Musiche: Tim Rutili
Produzione: USA 2022
Genere: Soprannaturale
Durata: 88 minuti
Regia:
Interpretazione:
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Giudizio:
Trama
Anni ’50. Decisa a cominciare una nuova vita lontano dal marito violento, Laura (Christina Ricci) si trasferisce in un’anonima cittadina insieme al figlio di sette anni Cody prendendo in affitto una casa sul lago. Il ragazzo, però, ha difficoltà a inserirsi nella comunità, emarginato dai compagni di scuola e senza amici, eccetto “la bella signora”, entità soprannaturale che sembra risiedere proprio nelle acque di fronte all’abitazione.
Tocca a Laura scoprire cosa voglia realmente quella presenza dalla sua famiglia.
Recensione
Monstrous è uno di quei film di cui poco si può parlare per evitare anche il più piccolo spoiler sulla trama. Ciò lascia chiaramente intendere che la narrazione abbia parecchi nodi da sciogliere, un fitto nugolo di misteri e strani intrecci simili ad apparenti vicoli ciechi. Chris Siverton fa di tutto per sviare persino dal genere di appartenenza, mascherando ogni topoi con la brillantina e l’estetica patinata delle atmosfere anni ’50 in seno a un’America scanzonata, colorata, raccontata a colpi di swing, arie jazz e canzoncine leggere.
Fino al decorrere della prima mezz’ora ci si chiede di fronte a quale film si dedica una serata, temendo seriamente di aver sbagliato la selezione. Andare avanti, proseguire o tacciare la pellicola dimenticandola nella camera degli errori? Meglio dare una flebile chance accumulando minuti. Una scelta che premia rivelando una storia che non era quella che ci saremmo aspettati.
Lenta, è vero, a tratti stucchevole e impomatata ma… fondamentalmente necessaria nei suoi preludi al fine di issare in cima all’interesse un dramma sovrannaturale nascosto, intimo e glaciale. La presenza diviene assenza, l’ambiente una visione, il futuro un miraggio, la solitudine un’eterna attesa di qualcosa e le persone comparse rarefatte.
Siverton non ha lavori di rilievo alle spalle e tenta un riscatto dirigendo l’ex Mercoledì Christina Ricci che, al contrario, può vantare teen comedies, feuilleton fantastici, opere d’autore e tanta televisione. Un sodalizio estemporaneo tutto sommato riuscito, perché Monstrous sfrutta bene la facoltà di parola sulla fragilità della donna al cospetto del dolore, sulla reazione alle avversità, sul coraggio di ricominciare dal nulla assoluto e per lo più con l’enorme responsabilità di un figlio.
Relativo cosa si vede e come lo si vede: è la percezione dei delicati sorrisi della Ricci, fra circostanza e dignità, a spingerci a capirne il vero significato. L’inganno della fotografia dall’opacità rutilante ci sovviene come unico lascito del film. Nient’altro ha del memorabile, eppure un sussulto alla fine ci coglie.
Curiosità
Nei credits si possono contare oltre 40 produttori esecutivi.