Titolo originale: La ciociara
Regia: Vittorio De Sica
Sceneggiatura: Cesare Zavattini, Vittorio De Sica
Cast: Sophia Loren, Eleonora Brown, Jean-Paul Belmondo, Raf Vallone
Musiche: Armando Trovajoli
Produzione: Italia 1960
Genere: Drammatico
Durata: 100 minuti
Miglior attrice protagonista Sophia Loren
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Giudizio:
Trama
Cesira (Sophia Loren) e la figlia Rosetta (Eleonora Brown), due donne romane proprietarie di un negozio di alimentari, lasciano Roma a causa dei bombardamenti e si trasferiscono in un piccolo paese della Ciociaria. Qui conoscono Michele (Jean-Paul Belmondo), un ragazzo colto e idealista schierato contro il regime fascista.
Saputo che l’Italia è stata liberata dagli Alleati, Cesira e Rosetta si apprestano a fare ritorno in città, ma lungo la strada vengono violentate da alcuni soldati marocchini.
Recensione
Questo memorabile capolavoro di Vittorio De Sica è entrato nella storia del cinema mondiale per molteplici aspetti di natura contenutistica e strutturale. Innanzitutto, si deve il suo successo all’impeccabile sceneggiatura di Cesare Zavattini, che ha saputo adattare al meglio il romanzo omonimo di Alberto Moravia, impresa sicuramente non facile.
La capacità di De Sica di enfatizzare i momenti più drammatici è risultata sempre determinante in ogni suo lavoro e La Ciociara non fa eccezione in questo senso. L’interpretazione di Sophia Loren ha saputo toccare emotivamente lo spettatore, parlando con l’anima e la sensibilità di una donna ch’è prima di tutto madre.
Un discorso più vasto e articolato va fatto per il contenuto, che costituisce l’essenza stessa di questo dramma. Il cineasta italiano colloca Cesira e Rosetta in un contesto di per sè già tragico a prescindere da ciò che andrà a succedere, ambientando la loro vicenda in una Ciociaria isolata ma pur sempre coinvolta dalla guerra.
La rievocazione dei duri anni di scontri bellici permette di riflettere su un periodo difficile per la popolazione italiana, costretta ad arrangiarsi affrontando privazioni e pericoli come la fame, le illusioni fasciste, le ritorsioni dei gendarmi tedeschi, il tutto in un clima di paura e continue tensioni.
Raccogliendo in parte l’eredità del neorealismo, l’opera si prefigge il compito di descrivere al meglio proprio questo insieme di condizioni al fine di scolpire nella memoria di tutti un passato da ricordare. Inoltre è necessario fare un elogio al commento musicale di Armando Trovajoli, magistrale nell’accompagnare con la sua melodia le protagoniste lungo l’arduo viaggio.
Sophia Loren ha vinto nel 1961 ben quattro premi come miglior attrice in altrettante manifestazioni, Oscar, Palma d’oro a Cannes, Nastro d’argento e David di Donatello. Il suo personaggio, Cesira, rappresenta una donna del popolo, energica, combattiva e orgogliosa, madre di una dodicenne innocente e sensibile. La bellezza di entrambe le donne non giocherà, però, a loro favore, rivelandosi tristemente determinante nel deplorevole atto finale.
Curiosità
Per la parte di Cesira era stata scelta Anna Magnani, che rifiutò quando seppe che doveva interpretare la madre di Sophia Loren, scelta inizialmente per il ruolo di Rosetta.