beetlejuice
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Beetlejuice, lo spiritello porcello

Mai giocare con gli spiriti! Questo è il monito lanciato chiaramente dal film Beetlejuice, diretto nel 1988 dal grande Tim Burton. Il protagonista assoluto, fatta eccezione per Adam e Barbara Maitland, è appunto Beetlejuice (scritto in realtà Betelgeuse), uno spirito sciatto e volgare, burlone, cinico e molto cattivo se provocato, che interviene quando chiamato per uccidere i viventi allo scopo di dar pace alle anime defunte.

beetlejuiceEgli si sistema e vive nel plastico della cittadina assemblato da Adam e attende che qualcuno pronunci il suo nome per tre volte alfine di poter tornare in vita. Nel corso dell’indagine condotta dai coniugi per scoprire che tipo di personaggio è Beetlejuice, emergono particolari alquanto bizzarri sul trascorso dello spiritello porcello.

Si diletta in stregoneria, laureato alla “Harward Business Culo”, diviene bioesorcista e aiutante dell’assistente tombale Juno finché non decide di mettersi in proprio combinando un sacco di guai. Le sue capacità risultano certamente notevoli, ha infatti un grande talento nello spaventare e nel manifestarsi in forme diverse e mostruose.

Tuttavia, la sua inclinazione ai disastri e alla perfidia – unita all’attrazione per le belle donne (dopo aver dichiarato di essere “un po’ attizzato”, crea dal nulla un bordello che Adam nega di aver mai costruito all’interno del plastico) – lo rende una mina vagante assai pasticciona.

Le referenze di Beetlejuice

Ecco come si presenta dopo la richiesta di referenze da parte di Adam:

Mi diletto di stregoneria. Laureato alla Harward Business Culo, ho viaggiato in lungo e in largo, ho avuto la peste bubbonica e questo è stato il periodo più sereno della mia esistenza. Ho visto ‘L’esorcista’ 170 volte e mi sganascio dalle risate tutte le porche volte che me lo vado a rivedere. Per non parlare del fatto che anche se stramorto sono ancora qui. Allora, che ve ne pare? Sono buone le referenze?

Beetlejuice è interpretato da uno straordinario Michael Keaton.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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