Figlia d’arte e attrice di successo, Gwyneth Paltrow ha compiuto 51 anni nel settembre scorso, ma oggi GP, come viene chiamata dagli amici e collaboratori più stretti, sembra quasi la stessa persona che nemmeno ventenne muoveva i primi passi nel mondo del cinema. Merito dello stile di vita lontano dai riflettori?
Nel 1999 tocca l’apice della carriera cinematografico vincendo un Golden Globe e un Premio Oscar come miglior attrice per il film Shakespeare in Love (John Madden, 1998) presentandosi alla cerimonia di premiazione con un abito rosa di Ralph Lauren che ha fatto storia. Un enorme successo che la porterà fino al 2008 – l’anno di Iron Man (Jon Favreau) e Two Lovers (James Gray) – a ottenere un enorme consenso di pubblico.
Negli anni successivi iniziano i “bassi” con interpretazioni meno convincenti e ruoli poco incisivi che non la riporteranno mai ai livelli di inizio carriera. Il complicarsi della malattia del padre, il regista e produttore Bruce Paltrow, alla fine degli anni Novanta spinse Gwyneth Paltrow a ripensare la sua esistenza.
Da sempre ambasciatrice di una bellezza acqua e sapone, iniziò a esplorare l’intero mondo del benessere e della consapevolezza, costruendoci su una seconda carriera.
La nascita di Goop e i prodotti wellness
Prima dell’avvento dei social e delle influencer, l’ex star ha fatto da apripista a quello che oggi è un trend imperante nel settore beauty. Nel 2008 nasce Goop (le iniziali del suo nome legate da due “oo” come tutte le grandi aziende digitali tipo Yahoo, Facebook ecc.), un’azienda di wellness e lifestyle da circa 250 milioni di dollari all’anno.
Partito semplicemente dal tavolo della cucina londinese dell’attrice come newsletter settimanale per condividere consigli di benessere e ricette, Goop ha avuto ben presto un gradimento inaspettato, crescendo in modo esponenziale già nei primi cinque anni di attività, preservando sempre lo spirito e la filosofia alla base del brand.
La newsletter c’è ancora, ma a questa si sono aggiunti un e-commerce, una diversa linea di prodotti, shop fisici, un podcast, due serie Netflix e, tra le altre cose, una sezione online dedicata a problemi di salute fisica o mentale in cui a rispondere è un’équipe di scienziati e ricercatori, chiamata Goop PhD.
Se inizialmente l’alimentazione era al centro dei contenuti del marchio, nel tempo la curiosità per il benessere inteso in chiave olistica si è tradotta nel desiderio di esplorarne ogni sfaccettatura. Il benessere a 360 gradi. Goop è un luogo di curiosità e di non giudizio, dove si parla di argomenti difficili e si rompono tabù:
“Volevamo solo parlare di cose di cui la gente non parlava e di cose che pensiamo non dovrebbero essere avvolte nella vergogna.“
Le critiche non sono mancate nemmeno da parte della comunità scientifica, che in diversi casi si è espressa tassativamente a sfavore dei consigli e dei prodotti di marketing realizzati dal brand. Un pizzico di provocazione e la ricerca del piacere sono gli ingredienti alla base di ogni gadget. Molti li considerano bizzarri, ma sembrano avere un grande mercato e un notevole riscontro di vendite.
L’afrodisiaco Sex Oil dalla texture rivoluzionaria
Dopo la celebre candela This Smells Like My Vagina – composta in realtà da materie prime naturali come geranio, bergamotto agrumato ed estratti di cedro, combinati con rosa di Damasco e semi di ambretta per ispirare fantasia, seduzione e calore – e dopo gli integratori masticabili in grado di accrescere la libido femminile, arriva sul mercato un nuovo prodotto destinato a fare scalpore, un unguento per il piacere intimo. Si chiama Sex Oil ed è esattamente quel che sembra.
Pensato per le parti intime maschili e femminili, può essere utilizzato su ogni centimetro del corpo rispondendo agli stessi standard di lusso ed efficacia di ogni prodotto di bellezza. La sua formula clean racchiude estratti botanici di zafferano, zenzero, chiodi di garofano e bacche di gojii dalle proprietà afrodisiache, per «creare la giusta atmosfera».
Dalla sua, Sex Oil ha una texture rivoluzionaria: è un ibrido tra gelatina e olio, perfetto per idratare la pelle e mantenere ciò che promette. L’idea è quello di usarlo dovunque si voglia per incoraggiare «massaggi, esplorazione sessuale e giochi erotici, in coppia o da soli».
Resta da vedere come il pubblico reagirà, ma di sicuro Gwyneth Paltrow fa comunque ancora parlare di sé, anche lontano dai riflettori. Un passato e uno stile di vita che non le mancano, come di recente dichiarato esprimendo il suo pensiero riguardo il recente discorso agli Oscar 2024 di Cord Jefferson sulla crescente difficoltà di trovare a Hollywood titoli a medio budget:
“I film che ho fatto negli anni Novanta, oggi non esisterebbero. Si investono molti soldi in produzioni che si vuole che rendano per cui mirano a raggiungere i gusti di un pubblico ampio a discapito, spesso, dell’originalità e della diversità artistica che si può ottenere, invece, quando la posta in gioco è minore, e le persone possono in un certo senso esprimere la loro vera voce realizzando un film nel modo in cui vogliono.”