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Il Camerlengo nella Chiesa cattolica

Ralph Fiennes stars as Cardinal Lawrence in director Edward Berger’s CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Courtesy of Focus Features. © 2024 All Rights Reserved.

Nel film hollywoodiano Angeli e demoni, diretto da Ron Howard nel 2008, compare il Camerlengo, assai rilevante nella vicenda messa in scena. Anzi, il personaggio interpretato con sottile bravura da Ewan McGregor prende sempre più piede con l’incedere della storia, fino ad assumere un ruolo chiave.

Nei successivi 14 anni non si riscontrano altre pellicole che indagano questa figura. Almeno fino al 2024, quando Edward Berger porta sul grande schermo Conclave, un thriller di potere e intrigo tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris.

Si narra dell’improvvisa morte del papa, Gregorio XVII, e della subitanea riunione del collegio cardinalizio in conclave, termine che deriva dal latino cum clave, e cioè “con chiave”, o meglio “sottochiave”, a indicare la condizione di chiusura alla quale viene sottoposta la sala dove si svolge il voto segreto del clero per eleggere il nuovo pontefice. Il sempre monumentale Ralph Fiennes è Thomas Lawrence, prelato che del Camerlengo assume molti tratti distintivi.

Ma chi è veramente questo rappresentante ecclesiastico e quali sono le sue reali funzioni?

Chi è il Camerlengo

Il termine deriva dal latino Camarlingus, che significa “addetto alla camera del sovrano“. Nell’ambito religioso si tratta di un cardinale, alta carica clericale da sempre rispettata. Si comincia a utilizzare questo termine a partire dal XII secolo. Il Camerlengo era il diretto responsabile dell’amministrazione del tesoro della Chiesa.

Le funzioni principali

Oggigiorno il Camerlengo ricopre due incarichi: quando il Pontefice è in viaggio ne fa le veci gestendo dunque il potere temporale; alla morte del Papa, invece, egli occupa il soglio fino alla nuova elezione. È inoltre il Camerlengo che deve verificare l’effettiva dipartita del Pontefice, pronunciando tre volte il suo nome di battesimo (un tempo si usava anche picchiettare la fronte del defunto con un martelletto d’argento recante lo stemma papale) e in seguito dichiarando “Vere Papa mortuus est” (il Papa è realmente morto).

L’atto successivo consiste nella rimozione dal dito dell’anello del pescatore, il cui sigillo viene infranto. Il Vicario della Santa Sede di Roma si incarica di render noto il decesso ai fedeli: inizia in quel momento il periodo della Sede vacante, durante la quale avvengono i preparativi per i funerali. Al termine dei nove giorni di lutto, il Conclave è tenuto a riunirsi per l’elezione del nuovo Papa.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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