Il lusso impone degli status symbol che elevino la casta dirigenziale a sfera elitaria sempre e comunque distintiva rispetto alla massa proletaria e soggiogata.
Per il giovane magnate Eric Packer, protagonista del freddo e lucido Cosmopolis (David Cronenberg, 2012), l’emblema sociale del suo potere confluisce in una limousine di oltre 7 metri, vanto della sua ricchezza ma, soprattutto, suo personale rifugio.
Cosa fa Eric Parker nella sua limousine

L’affarista usa l’auto per spostarsi, incontrare gente, essere aggiornato in movimento sul business a lui tanto caro, esibendo al contempo un distacco palese da ciò che lo circonda.
La limousine, non a caso di colore bianco (cromatura che identifica la purezza e, in tale occasione, l’intoccabilità dell’individuo che la vettura protegge da ogni contatto umano non gradito), corrisponde a una base dinamica superaccessoriata ed estremamente confortevole, adatta praticamente a qualsiasi esigenza, persino quelle di natura sessuale.
Interni e optional: una casa in movimento
L’interno prevede un pavimento in marmo, un lungo divano laterale, poltrone e sedie rigorosamente in pelle nera con regolazione ergonomica per adattare la postura. A colmare lo spazio, poi, ci pensano consolle eleganti che racchiudono computer di ultima generazione atti a monitorare gli affari e a interagire in tempo reale con l’andamento della Borsa attraverso touch screen illuminati e semovibili.
Eric passa gran parte della sua vita manageriale in un interno reso salotto, sala conferenze e camera da letto, dove condurre l’economia senza trascurare gli incontri amorosi, consumati senza mai essere disturbato. L’ampio abitacolo, infatti, è insonorizzato grazie al rivestimento in sughero del telaio e agli spessi vetri oscurabili nonché antiproiettili per questioni di sicurezza.
Eric può persino soddisfare i propri bisogni impellenti usufruendo all’occorrenza di un bagno chimico estraibile dalla consolle. Una casa in movimento davvero confortevole.