spectre big fish
- Cinefocus, Scenari fantastici

Spectre, la cittadina della tranquillità

Uno dei luoghi più particolari e suggestivi visitati dal protagonista di Big Fish (Tim Burton, 2003) è sicuramente la cittadina di Spectre, nello stato dell’Alabama, Stati Uniti d’America. Edward Bloom ci arriva dopo aver attraversato un bosco potenzialmente pieno di insidie ma in realtà soltanto una proiezione di alcune sue piccole paure.

Struttura urbanistica di Spectre

cittadina di spectreAll’oscurità della selva si antepone la visione paradisiaca della cittadina, un armonioso agglomerato di villette di largo respiro disposte a schiera. La pianta prevede al fondo dei caseggiati una chiesa bianca che sembra osservare con il suo sguardo trascendentale tutte le costruzioni. Alle villette si alternano negozi graziosi che assicurano di fatto la vita nell’insediamento fantastico di Spectre.

Edward viene accolto dagli abitanti che lo stavano aspettando e che lo accompagnano alla scoperta della meravigliosa cittadina. La natura circonda e avvolge tutto, ne è testimonianza la riposante distesa d’erba sulla quale si cammina rigorosamente a piedi nudi: una bambina leva le scarpe al nuovo ospite per poi lanciarle su un filo sospeso, insieme ad altre paia riposte là già da tempo.

Semplicità, tranquillità e sorrisi senza orologi

spectre big fishL’interno delle case ricorda la tipica struttura della baita, interamente in legno e con un arredamento sobrio, ordinato ed elegante nella sua semplicità. A Spectre si vive senza orologi, la frenesia della società esasperata è bandita, il sorriso splende nei volti di chi fruisce di una tranquillità irreale ma esistente.

Un angolo di paradiso per il poeta Norman Winslow

Questo pare essere il motivo per cui anche il celebre e pittoresco poeta Norman Winslow ha trovato rifugio qui, adorato dalle ragazze per il suo romanticismo lirico. norman winslowLo scrittore descrive Spectre come un angolo di paradiso dal clima ideale, soleggiato di giorno, fresco di notte, con il vento che accarezza l’erba e suona una sinfonia solo per chi la ascolta.

La sera tutto si anima, si organizzano feste, si accendono mille luci, si canta e si balla nel segno dell’allegria e della spensieratezza, condizioni certamente ideali per qualunque individuo in cerca di serenità, eccetto l’avventuriero Edward Bloom, che dichiara di non volersi trattenere poiché votato a continui viaggi e ricerche.

Il protagonista tornerà tempo dopo a Spectre, divenuta quasi irriconoscibile.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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