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Vi siete mai chiesti se l’uomo esiste?

The Ark cantavano “It takes a fool to remain sane”, ovvero “Ci vuole un pazzo per rimanere sani di mente”. È questo quanto prova a descrivere Train de vie, brillante commedia diretta nel 1998 da Radu Mihaileanu e costruita sulla drammatica vicenda epica della deportazione ebraica verso i lager nazisti. Gli Ebrei, popolo eletto, alle prese con l’infinita diaspora. Gli Ebrei, popolo scelto da Dio, allo scontro con l’impenetrabile silenzio del suo Creatore. O, peggio, con la sua assenza.

Con la morte a un palmo e la vita vista solo come sopravvivenza, ogni tentativo di fornire una possibile risposta, o quantomeno una soluzione momentanea, appare folle e così, di fronte al delirio di un pazzo al potere con il Terzo Reich, l’idea di un Ebreo folle appare quella più sana per trovare una via d’uscita.

Ma anche in un momento tragicamente legato all’esistenza spicciola, dove il soffio vitale è connesso alla speranza di non varcare le porta di Auschwitz, Dachau e simili, filosofia ebraica e humour yiddish non diventano strumenti, accessori, bensì necessari a trovare una spinta per poter procedere nell’inestinguibile cammino verso la Terra Santa. Dio è morto? È questa una domanda che attanaglia da secoli le menti dei pensatori.

Parla Shlomo

Ma il popolo ebraico sa ancora alzare gli occhi al cielo, pur restando coi piedi sulla nuda terra che mostra attraverso gli uomini tutta la sua viltà. E parla così, tramite lo scemo del villaggio, Shlomo:

Dio esiste, Dio non esiste: che importanza ha? Vi siete mai chiesti se l’uomo esiste? Dio creò l’uomo a sua immagine… È bello: Schloime a immagine di Dio. Ma chi l’ha scritta questa frase nella Torah? L’uomo. Non Dio, l’uomo. L’ha scritta senza modestia, paragonandosi a Dio. Dio forse ha creato l’uomo, ma l’uomo, l’uomo, il figlio di Dio, ha creato Dio solo per inventare se stesso… L’uomo ha scritto la Bibbia per paura di essere dimenticato, infischiandosene di Dio… Noi non amiamo e non preghiamo Dio, ma lo supplichiamo. Lo supplichiamo perché ci aiuti a tirare avanti: cosa ci importa di Dio per come è? Ci preoccupiamo solo di noi stessi. Allora la questione non è solo sapere se Dio esiste, ma se noi esistiamo!

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