Dove vederlo: Al cinema
Titolo originale: A Different Man
Regia e sceneggiatura: Aaron Schimberg
Cast: Sebastian Stan, Renate Reinsve, Adam Pearson, Miles G. Jackson
Musiche: Umberto Smerilli
Produzione: USA 2024
Genere: Drammatico
Durata: 112 minuti
Foto 1 – attori sul divano: (L-R) Renate Reinsve, Sebastian Stan
Credit: By Matt Infante. Courtesy of A24.
Foto 2 – attori al tavolo: (L-R) Adam Pearson, Sebastian Stan
Credit: By Matt Infante. Courtesy of A24.
Foto 3 – attore in piedi: Sebastian Stan
Credit: By Matt Infante. Courtesy of A24.
Festival di Berlino: Orso d’Argento a Sebastian Stan
Trama
Edward (Sebastian Stan) è un aspirante attore che decide di sottoporsi a un intervento medico radicale per trasformare drasticamente il suo aspetto. Il suo nuovo volto è quello che aveva sempre sognato, eppure si trasforma rapidamente in un incubo: Edward perde il ruolo che era nato per interpretare e diventa ossessionato dal desiderio di recuperare ciò che è andato perso.
Recensione
“L’infelicità nella vita è data dalla non accettazione di ciò che è” – così sentenzia un personaggio di A Different Man (esclamando: “Sai chi me l’ha detto? Lady Gaga“), e il cuore pulsante dell’opera sta tutto in questa frase. Edward è un giovane aspirante attore con neurofibromatosi, una condizione genetica nota come NF1 che provoca la crescita di tumori non cancerosi sul tessuto nervoso, rea di avergli deturpato il volto. Grazie a un esperimento scientifico diventa Guy Moratz, un brillante agente immobiliare con il volto di Sebastian Stan.
Nonostante le premesse, A Different Man non è affatto una favola ma una tragedia greca, più simile per certi versi all’Edipo Re di Sofocle. Edipo, dopo aver scoperto la verità, cioè di aver ucciso il padre e sposato la madre, sprofonda in un delirante e straziante dolore. Non può più vivere con se stesso. Allo stesso modo Edward, quando scopre la sua verità, cioè di soffrire di un malessere viscerale, perde totalmente il lume della ragione, il contatto con la realtà.
Il suo malessere non è superficiale, non è estetico né riconducibile all‘alterazione del viso o all’isolamento, alla solitudine: Edward non si piace, non riesce ad accettarsi, qualunque forma egli possa assumere.
Surreale e inquietante, A different man approccia in modo audace e provocatorio temi tragici e spinosi. Il film ha ottenuto una nomination agli Oscar per miglior trucco e acconciatura, mentre Sebastian Stan ha vinto il premio come miglior attore in un film musical o commedia ai Golden Globe e il Leone D’Argento al Festival di Berlino. Completano il cast gli straordinari Renate Reinsve e Adam Pearson.
Aaron Schimberg, regista e sceneggiatore della pellicola, è nato con una labiopalatoschisi bilaterale. In una recente intervista, ha rivelato che proprio l’incontro con Adam Pearson, attore con NF1, è stato illuminante non solo professionalmente, ma anche sul piano personale: «È una persona che non sembra lasciare che la sua alterazione lo definisca. Incontrarlo e vederlo mi ha fatto entrare in una sorta di crisi d’identità. Mi sono chiesto: “La mia ansia sociale e il mio modo di essere derivano dal fatto di avere una labiopalatoschisi o è qualcosa che ho sempre pensato?“».
Da questa domanda, nasce l’idea del film.
Curiosità
Sebastian Stan si è aggiudicato anche un Golden Globe per la sua interpretazione.
Recensione meravigliosa. Complimenti.
Grazie.