- Cinema e divano

Anora

Titolo originale: Anora

Regia e sceneggiatura: Sean Baker

Cast: Mikey Madison, Paul Weissman, Lindsey Normington, Emily Weider

Produzione: USA 2024

Genere: Commedia

Durata: 139 minuti

Trailer

Festival di Cannes: Palma d’oro

   

Foto 1: Credit Drew Daniels – Universal Pictures approved images

Foto 2 e 3: 2024 Anora Productions, LLC approved images

 

Trama

Anora (Mikey Madison), detta Ani, è una ballerina erotica e occasionale prostituta di Brooklyn che ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca. Nel momento in cui la notizia arriva in Russia, la sua favola è minacciata.

Recensione

Il cinema del regista, sceneggiatore e montatore statunitense Sean Baker è il continuo racconto di personaggi che con difficoltà riescono a sbarcare il lunario, inseguendo il tanto decantato sogno americano, la cui natura affabile si rivela presto una mera illusione. È un racconto che, seppur vada a ripetersi per i temi affrontati, assume di volta in volta forme diverse, così da rendere ogni esperienza unica, in grado di vivere di una sua coesione interna e, al tempo stesso, come parte di un discorso più ampio.

Anora, film vincitore della Palma d’oro al 77º Festival di Cannes, prende il titolo dal nome della sua protagonista, ed è la costruzione e l’inevitabile decostruzione della favola di Cenerentola, vissuta da una giovane appartenente alla gen Z. La vicenda fa tornare alla mente quanto vissuto dalla Vivienne interpretata da Julia Roberts in Pretty Woman oltre trent’anni fa. Con la differenza che, a un certo punto, l’incanto di Anora svanisce.

Man mano che la ragazza prosegue il proprio viaggio, il genere e i toni cambiano: dall’inizio in stile romcom si vira verso una dramedy che caratterizza il blocco centrale per sprofondare inevitabilmente nel dramma pieno che culmina con un’amara accettazione della realtà. Un passaggio, questo secondo, che forse avrebbe richiesto un movimento meno brusco.

Una delle caratteristiche più evidenti del cinema di Baker è il riuscire a proporre una messa in scena pop che amalgama perfettamente l’atmosfera sognante in cui sono immersi i protagonisti senza nascondere le situazioni di disagio socio-economico che vivono. Un occhio realista che sfiora il cinismo ma sa quanto ci sia bisogno di credere in qualcosa di migliore perseguendo la speranza.

La promettente Mikey Madison incanala perfettamente tutte le caratteristiche dei film di Baker e le restituisce al pubblico attraverso il personaggio di Anora: una performance che fa davvero battere il cuore. Il resto del cast è composto da attori di provenienza est europea, Mark Ėjdel’štejn nel ruolo di Vanja, Jurij Borisov (noto per il film Scompartimento n. 6) nel ruolo di Igor e Karren Karagulian (collaboratore frequente di Baker) nel ruolo di Toros.

Anora forse non sarà un salto in avanti nella filmografia del regista ma è un altro aspetto di una storia che merita di essere ancora raccontata, ieri come oggi, che è parte della poetica di uno dei più interessanti autori statunitensi del cinema contemporaneo.

Massimo Vozza

Romano di Roma, nato nel 1992, laureato al DAMS e aspirante sceneggiatore, sono cresciuto a pasta, film, libri e musica sin dall’infanzia. Non posso fare a meno di scrivere sul cinema e per il cinema almeno dalla fine della pubertà, anche se è soltanto da quattro anni che mi è stata data la possibilità di venire anche pubblicato e letto.
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