Dove vederlo: Al cinema
Titolo originale: Snow White
Regia: Marc Webb
Sceneggiatura: Erin Cressida Wilson
Cast: Rachel Zegler, Emilia Faucher, Gal Gadot, Andrew Burnap
Musiche: Jeff Morrow
Produzione: USA 2025
Genere: Fantasy
Durata: 109 minuti
Photo courtesy of Disney. © 2024 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.
Trama
Ossessionata da Biancaneve (Rachel Zegler) e dalla sua bellezza, la Regina malvagia (Gal Gadot) bracca la giovane fanciulla che, insieme a sette minatori e alcuni ribelli vessati dalla sovrana, trova il coraggio di reagire per ridare gioia e prosperità a una terra divenuta triste e oscura.
Recensione
Nel tentativo di rinnovare la magia di Biancaneve per il pubblico contemporaneo, il remake live-action targato Disney finisce per ottenere l’effetto opposto, risultando una delle trasposizioni più deboli e prive di anima tra i rifacimenti degli ultimi anni. Diretto da Marc Webb e scritto da Erin Cressida Wilson, il film non riesce a trovare una sua identità, oscillando tra un’adesione timida al classico del 1937 e un desiderio di modernizzazione piuttosto superficiale.
Uno dei primi aspetti che colpiscono è la direzione artistica, che alterna scenografie suggestive a effetti visivi disastrosi. Se il design della produzione ha momenti di grazia, la CGI dei nani – che sostituisce attori in carne e ossa – appare forzata e posticcia, creando un effetto straniante che impedisce al pubblico di immergersi nella narrazione. L’uso massiccio del green screen e una fotografia a metà tra il cupo e il plasticoso rendono l’estetica più simile a un’attrazione da parco a tema che a un’opera cinematografica coesa.
Rachel Zegler, nel ruolo di Biancaneve, dimostra ancora una volta il suo talento, riuscendo a portare sullo schermo una principessa dalla voce cristallina e con una buona presenza scenica. Tuttavia, il personaggio che le viene affidato indugia tra una reinterpretazione moderna e l’ingenuità dell’originale, risultando poco definito. I dialoghi non le permettono di sviluppare una caratterizzazione convincente, e la sua Biancaneve ne esce priva di una vera evoluzione narrativa.
Gal Gadot, dal canto suo, non riesce a infondere alla sua Regina Cattiva quel magnetismo e quella complessità che attrici come Lana Parrilla e Charlize Theron hanno saputo dare a ruoli analoghi. La sua perfida e vanitosa sovrana è piatta, scevra della maestosa crudeltà che ha reso iconica la versione animata. Le battute risultano goffe, la presenza anonima e la performance vocale nelle parti cantate assolutamente mal calibrata.
Un casting che sulla carta, poteva essere interessante, ma che nella realtà deriva nel fallimentare. Uno degli aspetti più deludenti di Biancaneve è la colonna sonora. Mentre il film originale si fondava su un uso sapiente della musica orchestrale e su melodie immortali come Someday My Prince Will Come, il remake opta per una serie di brani poco ispirati e generici. La nuova canzone di Biancaneve, Waiting on a Wish, sembra un residuo scartato da Wish e Oceania, e la decisione di eliminare alcune delle tracce più iconiche della pellicola del 1937 ha dell’inspiegabile.
Il problema principale della ben poco raffinata pellicola sta nella sua imbarazzante indecisione: vuole essere un omaggio rispettoso o una rivisitazione radicale? Nel tentativo di bilanciare entrambe le anime, l’opera si perde, tentando goffamente di lanciare un messaggio femminista, svelandosi come dispendiosa strategia di marketing.
Biancaneve, in franca sostanza, è tutt’altro che il live-action più bello del reame.