- Cinema e divano

Bridget Jones – Un amore di ragazzo

Dove vederlo: Al cinema

Titolo originale: Bridget Jones: mad about a boy

Regia: Michael Morris

Sceneggiatura: Helen Fielding, Dan Mazer, Abi Morgan

Cast: Renée Zellweger, Chiwetel Ejiofor, Leo Woodall, Hugh Grant

Musiche: Dustin O’Halloran

Produzione: Regno Unito, Francia, USA 2025

Genere: Commedia

Durata: 125 minuti

Trailer

   

Photo: © 2025 Universal Studios. All Rights Reserved.

 

Trama

10 anni e un lutto dopo, una sbadata Bridget (Renée Zellweger) fa i conti col dolore della perdita del marito Mark (Colin Firth) e cerca di rimettersi in gioco, destreggiandosi tra figli, lavoro e due nuove, stimolanti conoscenze: l’aitante Mr. Wallaker (Chiwetel Ejiofor) e il giovane Roxter (Leo Woodall).

Recensione

Bridget Jones colpisce ancora! Sì, ma non nell’accezione a cui ci ha abituato. Niente pasticci stavolta: certo le disavventure non mancano, ma in questo quarto capitolo colpisce dritta al cuore. È piuttosto toccante crescere insieme a un personaggio romanzesco, sentirlo vicino perché vittima degli stessi momenti difficili che tutti sopportiamo. È così che Renée Zellweger nei panni di Bridget Jones ci ha conquistato, quasi un quarto di secolo fa.

L’avevamo lasciata neomamma e felicemente sposata con Mark Darcy (Colin Firth). Ora la ritroviamo nell’iconico pigiama e col bicchiere in mano, affrontando passivamente il lutto del marito, insieme ai loro due figli. Apprendiamo infatti che l’uomo è stato ucciso quattro anni prima durante una missione umanitaria in Sudan, lasciando la moglie e i bambini in una dolceamara realtà fatta di ricordi, tornando a volte da Bridget che, nella continua mancanza, lo immagina accanto a sé.

In risposta all’assenza di Mark, però, abbiamo il gradito ritorno di Daniel Cleaver (Hugh Grant) – presunto morto per la maggior parte dell’ultimo film – che la chiama ancora “Jones” con il suo incorreggibile fascino accompagnato da battute inappropriate. L’intelligente sceneggiatura ci permette anche di vederlo crescere e maturare, amico fedele e zio premuroso.

Sono proprio gli amici sinceri di Bridget che, stanchi di vederla sopravvivere nel caos di vedova e madre disperata (registicamente reso con un montaggio frenetico e una camera agitata), la convincono a tornare a lavoro e addirittura sulla piazza sentimentale, creandole un profilo Tinder.

Da qui l’incontro con il giovanissimo Roxter (Leo Woodall), una ventata di freschezza che fa rifiorire la protagonista, rigorosamente incredula e impacciata. Nel mentre Bridget, accompagnando i figli a scuola, fa amicizia con uno dei loro insegnanti, il signor Walker (Chiwetel Ejiofor), uomo meno appariscente ed eccitante, colto di sorpresa e stupefatto dalla grande personalità di Bridget, proprio come il marito che ha perso.

C’è molto dolore. Il dolore di Bridget, il dolore dei suoi figli, il buco che Mark ha lasciato per tutti e tre: la perdita e il dolore non sono solo la premessa, ma il permanente sottofondo di tutto il film. Questo non può essere evitato perché è realistico, perché anche se arrivi a trent’anni senza dedicare molto tempo al dolore, spesso verrà da te quando ne avrai cinquanta.

Il regista britannico Michael Morris dimostra grande tempismo comico e affinità per il marchio di fabbrica a cui tutti siamo legati. Ejiofor è un affascinante protagonista romantico, Woodall centra il ruolo lasciandosi giocosamente “oggettificare” in nome della commedia e la Zellweger è piacevolmente se stessa, ancora molto vincente, ancora molto in contatto con Bridget. Non è il quarto capitolo che ti aspetti di vedere, ma decisamente qualcosa di più.

Curiosità

Prima di quest’ultimo film, la trilogia è stata diretta solo da donne, Sharon Maguire (Il diario di Bridget Jones e Bridget Jones’s baby) e Beeban Kidron (Che pasticcio, Bridget Jones!). La nuova costumista ha deciso di riutilizzare capi del vecchio guardaroba di Bridget che i fan più attenti possono divertirsi a ritrovare.

Giulia Fatato

Nata e cresciuta a Messina, vivo a Roma e sono laureanda al DAMS. Appassionata di cinema, fotografia e teatro, spero di farmi strada in questo mondo. Per il momento mi limito a studiare recitazione, fotografare cosa mi cattura l’occhio e giudicare film senza alcun titolo.
Leggi tutti gli articoli di Giulia Fatato

2 thoughts on “Bridget Jones – Un amore di ragazzo

  1. Recensione garbata e puntuale, esaustiva ma che non vuole condizionare la valutazione del futuro spettatore, quanto piuttosto suggerirgli piccoli dettagli che fanno di questo film, il quarto della serie, un lavoro che vuole essere attuale pur ammiccando al passato e che perciò, probabilmente, non ci lascerà col sapore di un dejà appreciè, ma col fresco gusto di un novello vino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *