Dove vederlo: Al cinema
Titolo originale: Captain America – Brave New World
Regia: Julius Onah
Sceneggiatura: Julius Onah, Peter Glanz, Rob Edwards, Malcolm Spellman, Dalan Musson
Cast: Anthony Mackie, Harrison Ford, Giancarlo Esposito, Danny Ramirez
Musiche: Laura Karpman
Produzione: USA 2025
Genere: Fantastico
Durata: 118 minuti
Photo 1-2 by Eli Adé © 2024 MARVEL.
Photo 3: courtesy of Marvel Studios. © 2024 MARVEL.
Trama
Dopo l’incontro con il Presidente degli Stati Uniti Thaddeus Ross (Harrison Ford), Sam Wilson (Anthony Mackie) si ritrova coinvolto in un grave incidente internazionale. Dovrà scoprire le ragioni di un efferato complotto globale prima che il responsabile faccia scattare l’allarme rosso in tutto il mondo. Tenterà di sventare la minaccia vestendo la scintillante armatura di Captain America.
Recensione
Captain America mantiene la parola e l’onore nel quarto capitolo dedicato al personaggio Marvel. Pur essendo passati nove anni, il supereroe blu, rosso e bianco continua a essere un punto di riferimento per la società americana, ritrovandosi però schiacciato da un peso addosso – quello delle aspettative – difficile da scacciare.
Non sono rare le occasioni in cui il nome di Steve Rogers risuona nell’aria, né le volte in cui viene fatto un vero e proprio paragone. Il tema della fiducia è uno dei più centrali nel MCU e, come in altri film del genere, spesso viene messa alla prova e spezzata, ma mai distrutta completamente. Ci sono characters che si scontrano su ideali e opinioni, ma che condividono un rispetto e una fiducia reciproca, elementi che li uniscono in un vero team d’azione.
Ciò che vediamo in Captain America: Brave New World corrisponde a una lucidissima analisi critica del mondo in mano al potere corrotto, mostrando le due facce della stessa medaglia: quella mediatica, pubblica, e quella privata. È una pellicola che richiama in modo evidente le nefandezze degli alti vertici che leggiamo e ascoltiamo ogni giorno, le promesse apparenti e le garanzie che vengono utilizzate per rafforzare la performance e il falso prestigio di chi le detiene.
Non è propriamente errato considerare il lungometraggio un prodotto politico, ma va sottolineato che offre anche tutto l’intrattenimento e l’adrenalina tipici del filone. La sceneggiatura ci fa purtroppo agognare corposità e spettacolarità delle quali ci ha illuso il trailer ufficiale nella fase promozionale. Sebbene si notino passi avanti rispetto ad altri prodotti della Marvel, siamo ancora lontani anni luce dai tempi d’oro dei suoi esordi.
L’intera vicenda è ingolfata da troppi limiti, e i personaggi si muovono all’interno di una gabbia la cui struttura è così fitta da impedirne una piena libertà d’espressione. Ci rendiamo conto, anche in questo caso, che non è tutto oro ciò che luccica: personaggi interessanti ed affascinanti ma privi di una caratterizzazione psicologica degna.
Per quanto sia stato fatto un notevole passo avanti, il Marvel Cinematic Universe ha ancora tanta strada da fare per rendere la sua epica eroica veramente memorabile, nell’ambito degli stand alone s’intende, dal momento che Infinity War ed Endgame restano fuori concorso per la loro stratosferica potenza visiva.
CINEFOCUS
Anthony Mackie a Roma per il footage di Captain America: Brave New World
Curiosità
Il costume di Sam Wilson è stato ridisegnato rispetto a quello visto in “The Falcon and the Winter Soldier”. Il nuovo design è principalmente blu scuro con accenti rossi e bianchi, richiamando i costumi indossati da Steve Rogers nei film precedenti.