Titolo originale: Wicked Little Letters
Regia: Thea Sharrock
Sceneggiatura: Jonny Sweet
Cast: Jessie Buckley, Olivia Colman, Timothy Spall, Gemma Jones
Musiche: Isobel Waller-Bridge
Produzione: Regno Unito, USA, Francia 2023
Genere: Commedia
Durata: 100 minuti
Trama
Littlehampton, 1922. Edith Swan (Olivia Colman) e altre donne della piccola cittadina sul mare cominciano improvvisamente a ricevere oscene lettere anonime. I sospetti ricadono su Rose Gooding (Jessie Buckley), che rischia quindi di finire a processo e perdere la custodia della figlia.
L’agente Gladys Moss (Anjana Vasan) è determinata a scoprire l’identità del vero colpevole e tenta di risolvere il bizzarro mistero.
Recensione
Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, Cattiverie a domicilio è un riuscito tentativo di adattare la struttura del whodunit -cara tra l’altro a molta letteratura e a tanto cinema di marca britannica – a un racconto totalmente privo di omicidi.
Il film riesce a fondere perfettamente le atmosfere di provincia e l’indagine alla Agatha Christie con un umorismo british contemporaneo e alcuni temi legati alla femminilità, sfiorando il femminismo, eppure senza cadere nel didascalico, passando sempre attraverso la scrittura dei personaggi, un mosaico di donne molto diverse tra loro e figlie del loro tempo che riescono in qualche modo a trovare la strada per dialogare con l’oggi.
Non lo si deve solo alla freschezza dei dialoghi ma anche al superbo cast coinvolto, nel quale sono mattatrici assolute Olivia Colman e Jessie Buckley, affiancate da Anjana Vasan, Gemma Jones e tante altre insieme ad attori del calibro di Timothy Spall. Insomma, tutti interpreti di alto livello del gota cinematografico inglese che si prestano a un divertente quanto intelligente gioco fatto di pettegolezzi e investigazioni. Un gioco che coinvolge gli spettatori dall’inizio alla fine.
La messa in scena si mette totalmente al servizio della scrittura e delle interpretazioni, regalando quindi una direzione pulita, senza sbavature, ma anche priva di ambizione. Gradevole ritrovarsi davanti a un’opera semplice e ben confezionata, della quale conosciamo bene le regole al punto da poterne non restare sorpresi: è il piacere di un cinema confortevole che è bello e giusto sia tornato a essere vissuto pure nel buio di una sala.
Curiosità
Il film è basato su una storia realmente accaduta, ossia un vero scandalo che ha coinvolto l’opinione pubblica dei primi anni ‘20 del Novecento in Inghilterra.
Immagini: © BIM DISTRIBUZIONE S.R.L.