- Cinema e divano

Cobweb

Dove vederlo: Netflix

Titolo originale: Cobweb

Regia: Samuel Bodin

Sceneggiatura: Chris Thomas Devlin

Cast: Woody Norman, Lizzy Caplan, Antony Starr, Cleopatra Coleman

Musiche: Drum & Lace

Produzione: USA, Bulgaria 2023

Genere: Horror

Durata: 90 minuti

Trailer

 

Trama

Bullizzato a scuola e alle prese con strani rumori provenienti dalle pareti di casa che ne turbano il sonno di notte, il piccolo Peter (Woody Norman) deve anche far fronte al paranoico comportamento dei genitori, superprotettivi nei suoi confronti dopo che nel quartiere una bambina è scomparsa anni fa ad Halloween.

E proprio una voce di bambina si manifesta nella camera di Peter, mettendolo in guardia su papà Mark (Antony Starr) e mamma Carol (Lizzy Caplan). La situazione allerta la maestra Devine (Cleopatra Coleman), decisa a capire cosa realmente sta avvenendo nell’abitazione del suo allievo.

Recensione

Il fatto che la sceneggiatura di Cobweb sia stata scritta nel 2018 e poi inserita in The Black List per restare giacente è pura nota a corredo del film, girato nel 2020 e poi messo in stand-by fino alla distribuzione prima nelle sale e poi in streaming. Nel computo generale, questo aspetto non deve stupire né implementare il valore della pellicola, horror degno e onesto quanto interessante nella sua sommaria banalità.

Un bell’impasto di clichés senza dubbio, emulsione di elementi gotici fusi con il tema pseudo-stregonesco, un occhiolino ad Halloween e un altro ai monster movies. Nel suo prefigurarsi favola nera di stampo young-adult, il lungometraggio diretto da Samuel Bodin è in debito con numerosi rimandi al mito spaventevole dell’uomo nero o Boogeyman, mesciati però con i leit motif tipici del tema casa infestata.

Bisogna anzitutto porsi una domanda: cosa può veramente farci paura durante la visione di Cobweb? Sorprendentemente, nulla che afferisce al soprannaturale scalfisce più di tanto, e non è nemmeno l’obiettivo finale dello script, più immerso nel clima del disagio che affligge il giovanissimo protagonista, un male sociale, una ferita nel profondo degli affetti, una pressione che dilaga arrivando all’interno dell’istituto scolastico.

Cobweb risulta or ora la materializzazione viva di comuni problematiche appartenenti agli individui di età scolare, ovvero l’insicurezza in inediti contesti, l’alveo familiare vacillante e ossessivo, la piaga del bullismo e della prepotenza subiti, l’ancestrale timore che le tenebre prendano forma nel modo peggiore che si possa immaginare.

Alla fine, però, dobbiamo essere consapevoli di trovarci di fronte una copia carbone di tanti esemplari cinematografici sorti soprattutto dopo l’avvento sulla scena di Blumhouse e Midnight Factory, proiezioni contemporanee di ciò che era e rappresentava la Hammer Films durante la prima metà del Novecento.

Curiosità

Il film non ha seguito le logiche usuali dei canali distributivi essendo uscito nelle sale americane a luglio nonostante il tema gotico e le zucche, elementi più consoni al periodo di Halloween.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
Leggi tutti gli articoli di Samuele Pasquino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *