- Cinema e divano

Coincidenze d’amore

Titolo originale: What happens later

Regia: Meg Ryan

Sceneggiatura: Steven Dietz, Kirk Lynn, Meg Ryan

Cast: Meg Ryan, David Duchovny

Musiche: David Boman

Produzione: USA 2023

Genere: Commedia

Durata: 103 minuti

Trailer

 

Trama

Willa (Meg Ryan) incontra casualmente Bill (David Duchovny), con il quale ha avuto in passato una relazione sentimentale importante e significativa. Ora i due si ritrovano bloccati per una notte in un piccolo aeroporto a causa di una tempesta di neve e attendono la riassegnazione dei loro voli.

I due tornano a vivere attrazione e fastidio l’uno per l’altra esattamente come 25 anni prima.

Recensione

Coincidenze d’amore corrisponde all’opera seconda di Meg Ryan, diretta ben nove anni dopo l’esordio alla regia con Ithaca (2015). La sceneggiatura vede anche le firme di Steven Dietz e Kirk Lynn. Il film si ispira al testo teatrale Shooting Star di Steven Dietz, incentrato su due ex amanti che passano una notte insieme in un aeroporto innevato.

Meg Ryan mette in scena una commedia sentimentale sul rimpianto, la riconciliazione e superficialità della memoria. In realtà ben poco originale seppur godibile, molto lontana dalle romantic comedies che l’hanno vista sempre protagonista.

L’incontro in oggetto sembra non essere una semplice coincidenza, piuttosto un incantesimo lanciato dalla voce parlante dell’aeroporto che guida e consiglia i due ex amanti per tutta la nottata. I personaggi sono costruiti in maniera credibile: lei una donna di 50 anni ancora legata alle pratiche bohemien e alle cerimonie di purificazione; lui manager che si sente sorpassato dai giovani talenti in azienda, legato ancora ai tempi passati, soprattutto alla musica degli anni ’80-’90, diegetica ed extradiegetica.

Surreale invece il contesto che li circonda, un aeroporto dove gli unici passeggeri sono proprio Willa e Bill. Si susseguono scene in cui vengono raccontate sofferenze pesanti, rapidamente richiuse nel cassetto per tornare a cantare e ballare. A tratti sembra di assistere a un film di Natale, mentre poi i temi cercano di farsi seri, senza riuscirci realmente e senza regalare particolari emozioni.

Curiosità

La decisione di lavorare a questo testo è stata presa durante la pandemia di Covid-19, con l’intento di realizzare un lungometraggio che potesse adattarsi alle restrizioni produttive del momento, valorizzando una storia con solo due protagonisti e una location.

Naomi Panarella

Mi chiamo Naomi e ho 25 anni, nata in un paesino in provincia di Avellino, una zona tranquilla al centro della regione Campania, caratterizzata dai suoi paesaggi immersi nel verde e famosa per il suo buon vino. Mi sono Laureata all'Università degli Studi di Salerno in Scienze della Comunicazione, con una tesi in Metodologia e tecniche della ricerca sociale volta ad analizzare la figura del divulgatore d'arte sui social. Attualmente vivo a Roma. Qui ho conseguito un Master alla Sapienza in Economia, organizzazione e progettazione dello spettacolo dal vivo e degli eventi. Amo vivere nella grande città, perché mi ha dato l'opportunità di coltivare le mie passioni e di fare tante nuove esperienze, ma soprattutto di superare tante paure. Cinema, viaggi e cucina sono le mie più grandi passioni. Così lontane, eppure così vicine. Ad accomunarle è la sensazione di essere ogni volta trasportata in mondi diversi, attraverso però sensi differenti. Il mio più grande sogno? Vivere come se fossi in un film di Wes Anderson.
Leggi tutti gli articoli di Naomi Panarella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *