Dove vederlo: Al cinema
Titolo Originale: Die Heinzels : Neue Mützen, Neue Mission
Regia: Ute von Münchow-Pohl
Cast vocale: Jella Haase, Michael Ostrowski, Annette Frier, Hilde Dalik
Produzione: Germania 2024
Genere: Animazione
Durata: 86 minuti
Foto da: Ufficio Stampa Echo Group
Trama
Gli Elfkins sono minuscoli gnomi che tutte le notti escono dalle loro abitazioni cercando di aiutare gli esseri umani e facilitare le loro giornate, sempre senza farsi notare. Eterna portatrice di guai durante le scorribande è Elfie, una giovane ragazza del gruppo, che vorrebbe di più dalla sua vita: pensa che sia possibile aiutare gli altri e divertirsi allo stesso tempo, ma gli anziani non fanno altro che ostacolarla.
L’esistenza di Elfie viene drasticamente mutata dall’incontro con Bo, un altro Elfkin che proviene da una tribù diversa, dedita ai divertimenti più sfrenati senza paura che gli umani li vedano e soprattutto senza fermarsi ad aiutare nessuno. Il clan di Bo è da sempre inviso a quello di Elfie, dopo un litigio furioso avvenuto più di 250 anni prima che ha per sempre separato gli Elfkins in due fazioni. Elfie decide di provare a vivere con loro nella speranza di trovare il suo posto nel mondo, ma è veramente fondamentale scegliere tra aiutare gli altri e divertirsi?
Recensione
Secondo capitolo della saga degli Elfkins, Elfkins: Missione Gadget è una buona pellicola animata adatta ai più piccoli, senza però riuscire a essere veramente incisiva. Nonostante si venga catapultati immediatamente in mezzo a una avventura dei minuscoli protagonisti, la storia non è complicata, si segue anche se non si conosce il film precedente, l’animazione è coloratissima e vivace per intrattenere facilmente i bambini.
Gli Elfkins, adorabili e vestiti con gli abiti tradizionali tedeschi, generano immediata simpatia e hanno tutti una loro personalità molto ben distinta, merito del buon lavoro della regista. Il personaggio principale è decisamente Elfie, Elfkin confusa sulla sua strada da seguire: il quesito che pone la sua avventura è fin troppo maturo e risuonerà sicuramente anche negli spettatori un po’ più adulti.
È possibile trovare la propria strada senza allontanarsi dalla comfort zone? Siamo sempre davvero obbligati a scegliere una categoria a cui appartenere o è possibile mescolare le cose? A parte l’interessante dilemma di Elfie, però, il film non presenta molto altro: la situazione viene risolta rapidamente e senza particolari sacrifici di nessuno, concludendosi con una canzone generale che sembra un po’ comparire random sul finale della pellicola.
Anche il villain (una poliziotta che sembra diabolicamente ossessionata dalla cattura degli Elfkins) alla fine si rivela essere un personaggio incompreso. Molto apprezzata la scelta di inclusione all’interno della rappresentazione degli Elfkins, senza cadere in nessuna forzatura. Per ragazzi un po’ più grandi e per i genitori, la pellicola risulterà dimenticabile e forse un poco scontata.
Curiosità
La storia degli Elfkins è ispirata alla famosa saga e poesia tedesca di August Kopisch.