Titolo originale: The Great Escaper
Regia: Oliver Parker
Sceneggiatura: William Ivory
Cast: Michael Caine, Glenda Jackson, Ann Queensberry
Produzione: Gran Bretagna, USA 2024
Genere: Drammatico
Durata: 96 minuti
Trama
A quasi novant’anni di età, Bernie (Michael Caine) ha il forte desiderio di prendere parte all’anniversario dello sbarco in Normandia, evento che lo aveva visto partecipare in prima persona. Scopre di non aver fatto in tempo a prenotare il viaggio e decide così di partire da solo. La moglie Irene (Glenda Jackson) lo copre con gli infermieri della casa di cura dove alloggiano, per permettergli di realizzare il suo grande sogno e liberarsi di un peso che lo opprime ormai da troppi anni.
Recensione
Elemento predominante del film è sicuramente il mare in tutte le sue sfaccettature. All’inizio lo vediamo e lo sentiamo calmo fino a udirlo come musica, ma è una finta calma, che si trasforma nel caos dei suoni amplificati della città. Poi diventa quasi un’arte, un quadro, un dipinto, un qualcosa di finto per poi trasformarsi di nuovo in ricordi, prima pieni di speranza per cercare di darsi coraggio, poi di caos e violenza.
Infine, il mare diventa perdono, commemorazione e torna a donare la calma, ma questa volta è una calma vera. Il viaggio e le emozioni che ha vissuto il protagonista vengono sottolineati da questo elemento naturale.
Bernie vuole partire, andare a commemorare lo sbarco in Normandia che tanto ha segnato la sua vita, ma non sa come fare. Sua moglie Irene lo spinge a partire da solo, a lasciare la casa di cura per realizzare il suo sogno. Solo dopo qualche ora, tornano alla memoria di Irene i giorni della guerra, quando ogni volta che vedeva dei soldati si bloccava e poteva solo sperare che questa volta la brutta notizia non la dovessero dare a lei. Lo vorrebbe di nuovo accanto, l’uomo per cui si sveglia e si trucca ogni mattina, ma sa che per sentirlo di nuovo davvero vicino deve lasciarlo andare.
Immaginate di udire: “Che spreco…” e nello stesso tempo di vedere una tomba, che si allarga fino a mostrarne altre migliaia. Un’immagine dura, d’impatto, che fa riflettere, che mostra la perfetta sintesi tra vedere e sentire, tra calma e violenza, tra vita e morte, tra guerra e pace.
Dopo questo viaggio, Bernie scopre il perdono: non solo riesce a perdonare i tedeschi – di cui prima non comprava nemmeno la cioccolata – ma perdona se stesso per le perdite che ha vissuto. Tornato a casa, riesce finalmente a raccontare il peso che porta nel cuore a sua moglie e i letti separati vengono riavvicinati come segno di un amore, un rapporto in grado di sopportare tutto. In grado non solo di sopravvivere a qualsiasi costo, ma di vivere l’altro e di aiutarlo fino alla parola fine.
Curiosità
Bernie Jordan è una persona realmente esistita, che è davvero stato etichettato come “il grande fuggitivo”. Era una persona nota nella città di Hove ed era scomparso dalla casa di cura. Era sparito, svanito nel nulla, ma fortunatamente un altro veterano lo aveva incontrato durante il viaggio in Normandia e aveva chiamato per avvisare le forze dell’ordine. Un tweet creato da un agente lo ha reso famoso.