Dove vederlo: Al cinema
Titolo originale: Juniper
Regia e sceneggiatura: Matthew J. Saville
Cast: Charlotte Rampling, Marton Csokas, George Ferrier, Edith Poor
Musiche: Mark Perkins, Marlon Williams
Produzione: Nuova Zelanda, 2021
Genere: Drammatico
Durata: 94 minuti
Trama
Sam (George Ferrier), diciassettenne livoroso e tormentato, è in eterno conflitto con il padre e le istituzioni scolastiche. Una volta fatto ritorno dal collegio, scopre di dover convivere in casa con la nonna Ruth (Charlotte Rampling), ex fotografa di guerra amante della vita e della bottiglia. Il ragazzo e la donna entrano in collisione da subito, ma con il tempo la coabitazione porterà novità e sorprese nell’esistenza del testardo adolescente.
Recensione
Il film esplora il rapporto conflittuale che si sviluppa tra un adolescente difficile, Sam, e l’anziana nonna Ruth, convalescente in seguito alla frattura del femore. La nuova arrivata è un’ex fotografa di guerra che ha vissuto in prima persona l’assurdità e l’insensatezza del conflitto bellico saggiando da vicino il dolore di tutte le vittime cadute sul campo. Nonostante tutto, apprezza la vita cercando di godersela al massimo, anche in tarda età. Infatti, nonostante la sua condizione fisica, non rinuncia mai a un bicchiere di gin, considerandolo una sorta di piacere e tradizione personale.
Il rapporto tra Sam e Ruth è inizialmente molto conflittuale, poiché entrambi hanno caratteri forti e testardi, che li portano spesso a una collisione. Tuttavia, con il tempo, i due si rendono conto di avere più cose in comune di quanto pensassero. Non si tratta solo di un confronto generazionale, ma di uno scontro tra persone alle prese con le proprie difficoltà.
Ruth fatica ad accettare la propria condizione di salute e la prospettiva ormai prossima della morte, cercando di rivivere con nostalgia la gioventù perduta e i giorni in cui poteva ancora svolgere il lavoro che amava. Dall’altro lato, Sam è arrabbiato con se stesso e fatica ad apprezzare ciò che ha davanti, complice la perdita della madre, un lutto mai completamente metabolizzato. Il conflitto si trasforma presto in confronto di paure condivise e problemi da superare.
Il gin e l’alcol diventano un simbolo di connessione tra generazioni diverse, portando Ruth e Sam a completarsi a vicenda e a trovare una reciproca accettazione delle proprie vite. Il tema dell’inevitabilità del tempo e della morte è centrale in Juniper, così come il modo in cui affrontiamo la vita. La straordinaria performance di Charlotte Rampling e degli altri attori valorizza un racconto insieme alla fotografia molto suggestiva, catturando con naturalezza vari momenti di bellezza, in particolare i paesaggi della Nuova Zelanda.
In generale, l’opera cinematografica di Matthew J. Saville si distingue per una sceneggiatura e una regia alquanto fluide, perfettamente in sintonia e dedite a raro equilibrio. È una pellicola che evita eccessivi sentimentalismi, puntando su un tono diretto, quasi leggero, suggerendo come forse dovremmo affrontare il percorso tortuoso, ma anche affascinante, della vita stessa.
Curiosità
Il film ha molti rimandi autobiografici legati al regista, che da adolescente ha passato parecchio tempo con sua nonna afflitta da un femore rotto. Charlotte Rampling è stata chiamata per interpretarla.
Photo credit: Jen Raoult
Press kit: Di Milla Macchiavelli Ufficio Stampa e Digital Pr