- Cinema e divano

Le occasioni dell’amore

Titolo originale: Hors-saison

Regia: Stéphane Brizé

Sceneggiatura: Stéphane Brizé, Marie Drucker

Cast: Alba Rohrwacher, Guillaume Canet, Sharif Andoura, Lucette Beudin

Musiche: Vincent Delerm

Produzione: Francia 2023

Genere: Drammatico

Durata: 115 minuti

Trailer

Photo credit: Michael Crotto © I Wonder Pictures

 

Trama

Alice (Alba Rohrwacher) e Mathieu (Guillaume Canet), dopo essere stati molto innamorati, si rincontrano dopo 15 anni. Lui vive a Parigi, è un attore che sta perdendo il centro di se stesso, lei vive in una piccola località della Francia occidentale, ha una vita perfettamente equilibrata che tuttavia cela segreti e cose non dette.

Quando Mathieu va in una spa per cercare di superare la propria malinconia, si imbatte proprio in Alice, riscoprendo un sentimento perduto ma anche dure verità.

Recensione

Stéphane Brizé, accompagnandoci dalle note di un pianoforte, mette in scena un sentimento ormai già consumato, con la difficoltà che si porta dietro, quella di accettarlo e la malinconia di lasciarlo andare. È sempre difficile mollare la corda di un amore intenso, ma ancora più arduo è ammettere il fatto che esso ormai sia logoro, e che non sia più capace di dare nulla, nonostante la scintilla sia ancora presente.

Sono passati 15 anni e l’amore tra Alice e Mathieu è ancora lì, eppure, nonostante la complicità, la comprensione e la gentilezza del sapersi conoscere e ascoltare, a prevalere  sono i silenzi. L’arte di Brizé sta proprio nel riuscire a gestirli in maniera significativa e delicata.

Alba Rohrwacher è sorprendente anche davanti a un copione interamente francese, una lingua che si rivela esserle congeniale, rendendo la sua recitazione più soave del solito. Guillaume Canet non delude, entra in sintonia con il suo personaggio, sicuramente più ambiguo e complesso di quello di Alice.

I due innamorati passano giorni insieme, ma non condividono molto, se ne stanno in silenzio, si guardano, si sorridono, fanno l’amore, ma tutto resta chiuso in gesti e carezze leggere. È un incontro temporaneo, non si ha mai la sensazione di un vero e proprio ritorno della coppia, perchè tutto tra loro è già successo. La messa in scena del film non gioca mai a favore di sogni e speranze, declinando nella dura realtà dei fatti e delle rispettive situazioni.

Lo sfondo è una Francia desolata, cupa e con il mare sempre in tempesta, così come le vite dei due protagonisti, troppo angosciati dal passato e dal futuro per godersi il presente.

L’amore e la tenera alchimia fra i due sarà il motore delle loro azioni, impossibilitate a sfociare nella cattiveria e nell’egoismo. E quindi è meglio un “non tornare mai più” detto da Alice, per chiudere definitivamente ciò che appartiene al passato e preservare il bello che resta.

Curiosità

La pellicola si è guadagnata una candidatura al Leone d’Oro al Festival di Venezia.

Gaia Di Domenico

Mi chiamo Gaia e sono studentessa di cinema presso il dams di RomaTre. il settore dello spettacolo mi ha sempre affascinata fin da piccola, il mio approccio è stato con la danza e il teatro ma attualmente recito e lavoro su qualche set non solo come attrice ma anche come aiuto regia. Nel mio piccolo scrivo sceneggiature e realizzo qualche filmato, la mia aspirazione sarebbe quella di diventare una regista :)
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