Dove vederlo: RaiPlay
Titolo originale: Mia
Regia: Ivano De Matteo
Sceneggiatura: Ivano De Matteo, Valentina Ferlan
Cast: Edoardo Leo, Milena Mancini, Greta Gasbarri, Riccardo Mandolini
Musiche: Francesco Cerasi
Produzione: Italia 2023
Genere: Drammatico
Durata: 108 minuti
Foto: © 01 Distribution Area Press
Trama
Roma. La vita di Mia (Greta Gasbarri) è quella di un’adolescente come tante, trascorsa fra scuola, sport e feste insieme alle coetanee. Una ruvida cinghia si stringe intorno alla sua esistenza quando conosce Marco (Riccardo Mandolini), giovane geloso, possessivo e manipolatore.
Invano Sergio (Edoardo Leo), il padre di Mia, cerca di convincere la figlia a prender le distanze dall’ossessivo fidanzato, finché la storia assume contorni drammatici preoccupando anche la moglie Valeria (Milena Mancini), più permissiva e accondiscendente rispetto a Sergio nei confronti della ragazza.
Recensione
Ivano De Matteo dà un forte scossone al cinema italiano dimostrando ancora una volta non soltanto di saper dirigere, ma soprattutto di saper scrivere soggetti e sceneggiature che penetrano fino a farsi assorbire sia psicologicamente che a livello addirittura metabolico. Mia corrisponde a una stoccata efficace più di qualunque preciso affondo di scherma, una pugnalata dritta al cuore di ogni essere dotato di sensibilità contemporanea.
Il 7° lungometraggio del cineasta romano è imbevuto di un acre sapore tragico: un’opera necessaria che può essere letta come un prolungamento tematico relativo al sottotesto de I nostri ragazzi girato nel 2012. Il regista insiste così sul problema del disagio giovanile, concatenandolo con le altre tremende e astanti piaghe dell’oggi, le relazioni tossiche, i compagni violenti, legami talmente soffocanti da essere disumanizzati, privi di ogni forma di respiro, diritto e dovere. Una depauperazione che avviene dal di dentro, scava e toglie, sovente nascosta, consumata dietro uno schermo di falsità molto fitto.
Mia è una storia di potente prevaricazione – non di amore malato dal momento che qui di amore non v’è traccia – esercitata da una persona verso un’altra. De Matteo si fa in tal senso esponente di un realismo cinematografico connesso all’ultramodernità avvelenata dal web e dai social, strumenti tristemente formidabili per l’esercizio di pratiche come il cyberbullismo, il bodyshaming e la distruzione delle reputazioni.
La prospettiva del film viaggia sul canale della genitorialità apprensiva (a ragione), tesa ad attenzionare la prole e il delicato raggio d’azione che la riguarda all’esterno delle mura di casa. Sergio e Valeria sono una coppia affiatata, premurosa e vicina alle esigenze della figlia, anima dolce e affettuosa ma purtroppo destinata all’annientamento. I due entrano in conflitto con quella categoria di genitori che, per contro, trascurano più o meno inconsapevolmente i propri ragazzi generando la coltura del “primo male”, e consentendo la germinazione spontanea del seme della violenza.
Marco rappresenta il risultato di quell’atroce semina, in grado di ammorbare la vita delle persone cadute nella sua pericolosa sfera d’influenza. De Matteo analizza e spiega il fenomeno del patriarcato precoce, inevitabile anticamera della degenerazione assoluta, totalitaria e assassina. La scrittura di Mia e l’acuta direzione di De Matteo rendono l’interpretazione di Edoardo Leo e Milena Mancini la più drammatica mai affrontata dai due attori, portati a recitare “al limite”, alimentati dalla placenta dell’immedesimazione.
Si rende complice il fatto che Leo è nella vita reale padre di Francesco e Anita, mentre la Mancini è madre di due bambini, entrambi adolescenti, avuti dal marito Vinicio Marchioni (che De Matteo ha voluto per interpretare il padre di Marco). Background famigliari capaci di acuire il coinvolgimento nei rispettivi ruoli. Il muro della finzione, così, appare più sottile che mai e ci tocca tutti, eviscerando paure e preoccupazioni alla base del concetto filiale.
Curiosità
Riccardo Mandolini, tifoso sfegatato della Roma, è figlio dell’attrice Nadia Rinaldi e di Mauro Mandolini, interprete, drammaturgo e regista teatrale.