- Cinema e divano

Night swim

Titolo originale: Night Swim

Regia: Bryce McGuire

Sceneggiatura: Bryce McGuire, Rod Blackhurst

Cast: Wyatt Russell, Kerry Condon, Amélie Hoeferle, Gavin Warren

Musiche: Mark Korven

Produzione: USA 2024

Genere: Horror

Durata: 98 minuti

Trailer

   

Photo credits: © 2023 Universal Studios. All Rights Reserved.

 

Trama

Ray Waller (Wyatt Russell), ex giocatore della Major League, è alle prese con una malattia degenerativa che lo ha costretto a ritirarsi prematuramente dalla carriera professionistica. In cerca di tranquillità e per potersi sottoporre alle cure mediche, Ray si trasferisce insieme alla moglie Eve (Kerry Condon) e i figli Izzy (Amèlie Hoeferle) ed Elliot (Gavin Warren) in una villetta con una piscina.

Tuttavia, l’abitazione nasconde un passato oscuro tra presenze maligne che vogliono tornare in superficie e una bambina che cerca ancora sua madre.

Recensione

Dai produttori di Megan e The Nun, ecco un’altra pellicola di grande potenziale a cui, purtroppo, manca un elemento che contrassegna molti prodotti firmati Blumhouse e Atomic Monster, ovvero il potere di rimanere nella mente, nelle sensazioni e nei ricordi dello spettatore. Night Swim è il terzo film del regista Bryce McGuire, sviluppato dall’omonimo corto scritto insieme a Rod Blackhurst.

Contraddistinto da una trama originale e scandita da una lunga serie di jumpscares molto scenografici ma poco convincenti, il lungometraggio rivela una nota dolente rappresentata dall’interpretazione che appare, a tratti, un po’ forzata. La suspense, invece, è ben gestita attraverso una musica coinvolgente e costante, che suscita in chi guarda un senso di insicurezza fino alla conclusione, marcata da una vivace dark track che permette di sfogare tutta la tensione accumulata.

L’horror/thriller (labile il confine) è un genere rischioso, in cui spesso una buona idea fatica a concretizzarsi nel modo più efficace, persino quando dietro al progetto c’è il tocco del visionario James Wan. In questo senso, Night Swim è un film borderline, caratterizzato da personaggi ben descritti e una sceneggiatura di qualità che lo rende meritevole di una chance, ma che, in fondo, non lascia niente di significativo, tanto da collocarsi all’ombra di pellicole di livello superiore come Insidious (2011) e Sinister (2012).

Curiosità

La vera abitazione utilizzata per ambientarvi la storia non è direttamente connessa al garage, quindi la piscina può essere vista dal cortile. È stata aggiunta una facciata per nascondere la piscina alla vista dalla parte anteriore della casa.

Stefano Federico

Dal Salento con amore. Sono un aspirante giornalista, laureato in Sociologia e Criminologia all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Sin dall’infanzia mi è stata insegnata l’importanza e la bellezza della Settima Arte e sono cresciuto in un ambiente in cui il cinema, la musica e la letteratura mi hanno fatto da fratello maggiore. Adesso, finalmente, è arrivato per me il momento di ricambiare il favore.
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