Titolo originale: Outside
Regia e sceneggiatura: Carlo Ledesma
Cast: Sid Lucero, Beauty Gonzalez, Marco Masa, Aiden Tyler Patdu
Produzione: Filippine 2024
Genere: Zombie Movie
Durata: 142 minuti
Trama
Un’epidemia zombie ha sconvolto il mondo costringendo Francis (Sid Lucero), Iris (Beauty Gonzalez) e i figli Josh e Lucas a fuggire di casa per raggiungere una roccaforte di superstiti. Durante il viaggio in auto, trovano rifugio nella fattoria del padre di Francis.
Qui, l’uomo rievoca gli incubi del proprio passato e un trauma riaffiora facendo emergere un oscuro lato violento di sé. Uno scomodo segreto trattiene lui e la sua famiglia, in balia non solo degli infetti ma di qualcosa di ben più pericoloso.
Recensione
The last one (2009), The Tunnel (2011) e Sunod (2019). Dopo un corto e due lungometraggi, Carlo Ledesma ha in previsione di diventare un’altra corona dell’horror internazionale moderno, sulla scia di James Wan, Paco Plaza, Alexandre Aja, Alexandre Bustillo e Julien Maury per intenderci. Tra il “prevedere” e il “diventare” c’è più di un mare, un abisso che allo stato attuale appare incolmabile, specialmente dopo l’uscita su Netflix di Outside.
George A. Romero e i suoi leggendari zombi hanno a lungo echeggiato anche nelle Filippine, dove è ambientato lo Z-movie di Ledesma. Una pellicola che, ahilui, non lambisce nemmeno l’aura terrificante dei morti viventi, né sfiora l’estremismo della new wave transalpina (Alta tensione, Martyrs), tantomeno i sanguinolenti mockumentary iberici.
Lo si capisce dopo metà odissea e troppo pochi non morti che l’intenzione del regista non è valorizzare morsi, mutazioni, zampilli e corse a gambe levate. Ledesma vuole la famiglia al centro della sua narrazione, il disagio di alcune situazioni mai risolte, l’astio amaro in seno alla coppia di genitori, lo smarrimento dell’adolescente e la paura dell’innocente.
Il meccanismo, escludendo la nutritissima fanbase del genere zombi, potrebbe anche funzionare ma non dilatandosi in quasi due ore e 30 minuti, una durata non soltanto esagerata ma addirittura spropositata, un peso insostenibile per le palpebre e la pazienza dello spettatore. A un certo punto Sid Lucero si trasforma nel Jack Torrance di Shining, divorato non dalle presenze malefiche dell’Overlook Hotel ma dal fantasma del padre violento.
Si accenna a un assedio, a una lotta morti vs vivi che, per mezzi, volontà e capacità non decolla e si spegne a causa di una pavida soluzione inconcludente. Ci teniamo nel vago perché è vago Outside, pellicola lunghissima ma piccola nel suo insieme, dalla voce strozzata, timida e atona. La scena di sesso appare inutile quanto la mutilazione inferta per necessità di sopravvivenza al povero Lucas.
Se ci pensiamo bene, all’atto finale è inutile persino quest’opera horror arrivata davvero troppo tardi per poter dire qualcosa di inedito.
Curiosità
Tutto il film è stato girato a Kabankalan City nelle Filippine, comprese le riprese interne.