Titolo originale: Sasha
Regia: Vladimir Beck
Sceneggiatura: Vladimir Beck, Anna Efimova
Cast: Anya Patokina, Stepan Belozyorov, Polina Fedina, Nikolay Klyamchuk
Musiche: Federico Campana
Produzione: Russia, Italia 2023
Genere: Drammatico
Durata: 106 minuti
Trama
La quindicenne Sasha (Anya Patokina) si ritrova a dover vivere con suo padre, un uomo che a malapena conosce e che non vede da anni. In segno di ribellione contro questa decisione imposta dagli adulti, Sasha si rasa i capelli e fugge da casa. Confusa e senza chioma, viene scambiata per un ragazzo da Maxim e Mysh, due adolescenti del luogo.
Improvvisamente, Sasha si ritrova a esplorare un nuovo mondo, affascinante ma anche rischioso, quello dei suoi coetanei. Fingendo di essere qualcun altro, si avventura in un gioco di inganni, ignara delle conseguenze che potrebbero attenderla.
Recensione
La prima pellicola del regista russo Vladimir Beck, presentata al Lucca Film Festival 2023 dove ha ricevuto tre riconoscimenti (Premio Stampa “Marcello Petrozziello”, Premio della Giuria Popolare e Premio della Giuria Studentesca), è una co-produzione Russia-Italia. Il film rappresenta un’elegante esplorazione di molti temi significativi, soprattutto alla luce della situazione attuale del paese d’origine del regista.
La storia mette in scena un racconto di formazione e di disagio adolescenziale, svelando le difficoltà che i giovani devono affrontare in Russia, un paese duro e intransigente. La protagonista Sasha è una ragazza che, dopo aver vissuto con il nonno con cui aveva un buon rapporto, è costretta a trasferirsi dal padre.
Fin da subito emergono tensioni e conflitti tra Sasha e il genitore, che spingono la ragazza verso un cambiamento radicale. Il gesto simbolico del taglio di capelli e la conseguente trasformazione in un’apparenza maschile rappresentano il disagio profondo di Sasha, una ragazza in cerca di identità e di uno spazio personale.
Questo cambiamento conduce però a un inganno, con Sasha che viene scambiata per un ragazzo all’interno di un gruppo di adolescenti. Cercando di integrarsi e di reinventarsi, si trova intrappolata in una menzogna che finisce per rivelare i suoi conflitti interiori e le problematiche che si porta dietro.
L’opera cinematografica racconta con naturalezza e maturità queste tematiche, e l’interpretazione di Anya Patokina, insieme a quella degli altri attori, è davvero notevole. Trasmette efficacemente i problemi legati a questa fase di crescita, così come i momenti più intimi, come l’intrusione in case vuote e altre esperienze che segnano il percorso della protagonista.
La regia è davvero eccezionale, soprattutto considerando la giovane età del regista e il fatto che si tratta del suo primo lungometraggio. Beck esplora una varietà di tecniche, alternando zoom ravvicinati e campi medi che catturano momenti significativi. Grazie a una fotografia particolarmente efficace, soprattutto nelle scene notturne, riesce a creare un’atmosfera credibile, intima ed elegante.
I dialoghi ben dosati immergono lo spettatore nel disagio della protagonista e degli altri personaggi, con la colonna sonora di Federico Campana perfettamente adeguata per dare risalto a ciascuna scena.
Sasha è un film che riesce a catturare l’attenzione, facendoci riflettere sui problemi comuni a molte generazioni ma che, in buona parte, finiscono per essere anche nostri.
Curiosità
Per le tematiche trattate, Sasha è stato bannato e non è mai stato proiettato in Russia.