- Cinema e divano

Smile 2

Titolo originale: Smile 2

Regia e sceneggiatura: Parker Finn

Cast: Naomi Scott, Rosemarie DeWitt, Kyle Gallner, Ray Nicholson

Musiche: Cristobal Tapia de Veer

Produzione: USA, Canada 2024

Genere: Horror

Durata: 127 minuti

Trailer

Naomi Scott stars in Paramount Pictures Presents A Temple Hill Production A Parker Finn Film “SMILE 2”

Trama

La vita della pop star Skye Riley (Naomi Scott) – un passato da tossicodipendente e in procinto di avviare una nuova tournée mondiale – è in bilico a causa dell’oppressione di una madre/manager iper-apprensiva, il difficile rapporto con la migliore amica, un traumatico episodio del passato e nuove, inquietanti visioni. Tutte accomunate da un dettaglio comune: il sorriso.

Recensione

Scritto e diretto da Parker Finn e sequel dell’omonimo film del 2019, Smile 2 è un horror basato sul corto del 2020 Laura Hasn’t Slept. Protagonista l’attrice e cantante britannica di origini ugandesi Naomi Scott, che veste i panni di una giovane star all’apice del successo, e del baratro.

Tra intensi allenamenti, tour promozionali e tentativi di riconciliazione con le persone importanti della vita, Riley deve fare i conti con il trauma generato da un vecchio incidente stradale e una nuova “catarsi emotiva”. Quest’ultima è innescata da un evento tanto inatteso quanto brutale: il suo pusher, in preda a un delirio psicotico, si toglie la vita davanti ai suoi occhi spaccandosi la faccia con il peso di un bilanciere. Sul volto, solo un inquietante sorriso.

È l’inizio di una sferzante sequela di scene dal sapore splatter, con vorticoso climax ascendente. Il crudo realismo delle immagini e gli scoppiettanti effetti speciali (soprattutto sonori) sapranno trascinare con prepotenza lo spettatore nel complicato – e a tratti ingestibile – vissuto della protagonista.

Il bel volto di Naomi Scott, spesso trasfigurato dal panico, è quasi sempre al centro di una narrazione dall’andamento psichedelico. Sempre più preda di morbosi desideri, emozioni irrefrenabili e azioni incontrollabili, Riley dovrà affrontare la sfida più difficile in una folle corsa contro il tempo: dominare la propria mente per tornare a distinguere realtà e finzione.

Ad aiutarla in questa “risoluzione a tinte forti” c’è solo uno sconosciuto, l’unico che conosce davvero il senso di quel sorriso ed è in grado di dare un nome alla strana condizione di Skye: possessione. Quale oscura e malefica entità si cela nella parte più profonda del suo animo?

Curiosità

Per rendere sullo schermo un sorriso che fosse agghiacciante, sardonico e inquietante allo stesso tempo, Ray Nicholson ha studiato nei minimi dettagli le smorfie del padre, Jack Nicholson, guardando Shining e provando allo specchio per replicare quella particolare mimica. Il risultato appare più che convincente.

Francesca Rotondo

Sono una giovane giornalista pubblicista laureata in psicologia, animata da grande curiosità verso il mondo e da forte vocazione umanistica. Amo le storie, di qualsiasi tipo, e credo nella forza e nel valore della creatività. Come diceva Albert Einstein: "Creativity is only intelligence, having fun!"
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