Titolo originale: Svaniti nella notte
Regia: Renato De Maria
Sceneggiatura: Luca Infascelli, Francesca Marciano
Cast: Riccardo Scamarcio, Annabelle Wallis, Massimiliano Gallo
Musiche: Jeff Russo
Produzione: Italia 2024
Genere: Thriller
Durata: 92 minuti

Trama
Pietro (Riccardo Scamarcio) sta affrontando la causa di divorzio dalla moglie Elena (Annabelle Wallis), psicoterapeuta americana che non sente più sua la vita condivisa con il marito in Puglia inseguendo il sogno irrealizzato dell’uomo di avviare un b&b. E proprio tra le mura della vecchia masseria si consuma un dramma: i due figli della coppia scompaiono improvvisamente durante la notte.
Pietro, in debito di ben 150.000 euro con un’organizzazione criminale, deve restituire la somma entro pochi giorni per riavere indietro i bambini. Intanto, il rapporto con Elena si inasprisce ulteriormente.
Recensione
Mettendo immediatamente le cose in chiaro, e dunque premettendo che nel nono film diretto da Renato De Maria non esistono elementi originali che possano aprire le porte di un cinema nuovo, va ammesso un fatto: Svaniti nella notte cosparge l’intero tessuto narrativo dei dubbi fondanti il thriller psicologico, puntellando la semplice storyline di nodosi quesiti fonte di apprezzabilissima suspense.
Quasi un noir hitchcockiano, il cui tema del subitaneo e misterioso rapimento è ripreso ufficialmente dal Septimo di produzione argentina datato 2013 e ambientato a Buenos Aires. De Maria gira invece a Bari e trasla il luogo del crimine da un anonimo palazzo metropolitano a una masseria isolata nella campagna pugliese. Si vede la vegetazione del sud Italia, si sente il profumo del mare e l’attrito evidente tra due coniugi dal rapporto viziato da rancori passati.
Lui è Riccardo Scamarcio, attore feticcio di De Maria (sodalizio iniziato con La prima linea e proseguito con Lo spietato), lei Annabelle Wallis, deliziosa attrice britannica dal fascino raffinato e magnetico, protagonista di Annabelle, Malignant e della serie Peaky Blinders, tralasciando tutte le varie partecipazioni cine-televisive. Fra loro spunta il terzo character, il Nicola di Massimiliano Gallo, l’ago della bilancia irriverente, folle e macchiettistico come molti personaggi messi in scena da No Problem (2008) a oggi.
Svaniti nella notte è una corsa contro il tempo, un focus sull’ambiguità dei legami umani e la responsabilità dei figli in una situazione di rottura impegnativa e indefinita. Il ritmo costante non genera particolari exploits, eccettuati momenti che rappresentano sostanziali accenni al pathos del singolo.
Eppure trattasi di una vicenda da seguire e per la quale si empatizza con Scamarcio in quanto Pietro, pur avendo compiuto non pochi errori nella vita, ha smania di recuperare, di restituirsi alla sfera famigliare, di liberarsi dai propri demoni e abbracciare una tranquilla routine insieme a qualche sogno da realizzare. Non perde mai la calma, si tiene stretti calcolo e ragione e procede dritto all’obiettivo. Non un eroe inverosimile ma un padre reale, disposto a rischiare tutto per gli affetti.
Curiosità
Oltre a Bari, le scene sono state girate a Otranto e nelle zone di campagna.