Titolo originale: Un mondo a parte
Regia: Riccardo Milani
Sceneggiatura: Riccardo Milani, Michele Astori
Cast: Antonio Albanese, Virginia Raffaele, Sergio Saltarelli, Alessandra Barbonetti
Musiche: Piernicola di Muro
Produzione: Italia 2024
Genere: Commedia
Durata: 113 minuti
Trama
Rupe, un paesino sperduto dell’alta Val di Sangro, è composto di sole 378 anime. Proprio qui, tra la natura incolta e la semplicità dei pochi abitanti, chiede il trasferimento Michele Cortese (Antonio Albanese), maestro elementare “intossicato” dai trent’anni di carriera trascorsi in un istituto della periferia romana.
Impossibile, nella metropoli, esprimersi come avrebbe desiderato: passione, entusiasmo e sensibilità vengono costantemente schiacciati dal disinteresse degli allievi, dalla problematicità delle classi e dall’invadenza dei genitori. Per anni il maestro Michele ha cercato di salvare gente «che non ha intenzione di essere salvata, e ti mena pure»: l’Abruzzo, così selvaggio e incontaminato, costituisce la salvezza.
Recensione
Il maestro Michele fugge da una scuola elementare della difficile periferia romana e si reca in un paesino sperduto nel cuore del Parco Nazionale D’Abruzzo, per riscoprire la forza della natura e il valore del vero “insegnamento”. Questo l’incipit di Un mondo a parte, film con Antonio Albanese nei panni di Michele Cortese, esilarante protagonista pronto ad affrontare la desolazione delle montagne innevate di Rupe pur di dare un senso alla sua professione.
Ad affiancarlo in questa comica e rocambolesca “peregrinazione” c’è la simpatica vicepreside dell’Istituto Cesidio Gentile, l’intraprendente Agnese, animata dalla stessa umanità e dallo stesso spirito pionieristico. Insieme, tenteranno di abbattere quel senso di resa che sembra dominare le colline abruzzesi. Non importa quanto impervio sia il cammino, difficile l’integrazione, nefasta la natura, complicata la “conquista”: Michele è pronto a tutto.
Come un eroe dei romanzi cavallereschi, spinto da grandi ideali di Giustizia e Cultura, può cambiare le sorti dell’Istituto Cesidio Gentile, detto Jurico. Quello che non immagina è che sarà lui a subire il vero cambiamento. Si, perché i sette allievi che gli vengono affidati e compongono l’unica pluriclasse dell’istituto – accorpati tra prima, terza e quinta elementare – sono preparatissimi oltre che vigili, attenti e desiderosi di apprendere.
Non solo: la scuola è caratterizzata da un bel clima di supporto reciproco. La scuola non è solo una scuola, ma una famiglia. Michele, da troppi anni impegnato a “difendersi” nella giungla romana, può finalmente lasciarsi andare e superare la sua inadeguatezza metropolitana. Eccolo conquistare la fiducia degli allievi, integrarsi nella cultura del posto, recuperare nuovamente il senso di una professione, quella dell’insegnante, che per avere successo deve essere svolta con il cuore.
Ma proprio quando il protagonista diventa “uno del posto”, quando la complicità con Agnese si fa più forte, una notizia inattesa sconvolge gli equilibri delineatisi: a causa delle poche iscrizioni, la scuola rischia la chiusura a giugno. Il maestro, la vicepreside, il personale scolastico, i bambini e le istituzioni locali, tramite un escamotage sorprendentemente audace, uniranno le forze per tentare di salvare il presidio educativo e l’intera Rupe.
“Restanza” – afferma con enfasi Albanese – “significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente“.
Curiosità
Il film denuncia in chiave comica il triste fenomeno della sparizione dei piccoli borghi rurali o montani dell’entroterra. Secondo il regista e sceneggiatore Riccardo Milani, Un mondo a parte costituisce “un inno di speranza per le nuove generazioni“, che con la giusta dose di coraggio possono tentare davvero di migliorare le cose.
Foto: Claudio Iannone © Wildside e Medusa Film