- Cinema e divano

Until Dawn – Fino all’alba

Dove vederlo: Al cinema

Titolo originale: Until Dawn

Regia: David F. Sandberg

Sceneggiatura: Gary Dauberman, Blair Butler

Cast: Ella Rubin, Michael Cimino, Odessa A’zion, Ji-Young Yo

Musiche: Benjamin Wallfisch

Produzione: USA 2025

Genere: Horror

Durata: 102 minuti

Trailer

   

Foto da: Sony Pictures Italia

 

Trama

Un anno dopo la misteriosa sparizione di sua sorella Melanie, Clover (Ella Rubin) e i suoi amici si recano nella remota valle in cui è scomparsa, in cerca di risposte. Esplorando un centro visitatori abbandonato, i ragazzi sono inseguiti da un assassino mascherato e orribilmente uccisi uno dopo l’altro… per poi svegliarsi e ritrovarsi all’inizio della stessa notte.

Intrappolati nella valle, sono costretti a rivivere l’incubo ripetutamente ma ogni volta la minaccia dell’assassino è diversa, ciascuna più terrificante della precedente. La speranza diminuisce quando il gruppo si rende conto di poter morire per un numero limitato di volte e che l’unico modo di fuggire è sopravvivere fino all’alba.

Recensione

Dopo aver diretto Lights Out – Terrore nel buio (2016) e Annabelle 2: Creation (2017), il regista svedese David F. Sandberg incanala tutta la forza del suo cinema in quest’agghiacciante odissea. Si ritorna così a quelle atmosfere che sembra siano state dimenticate da molti e che sono il cuore pulsante di un survival horror.

Until Dawn – Fino all’alba ripropone la maggior parte dei cliché presenti in tutte le antologie dell’orrore. Tutti gli elementi sono stati presi e remixati, visto che i protagonisti sono costretti a rivivere la propria morte in loop: grazie a questo schema e a una trama in continua evoluzione, non ci viene mai presentato lo stesso pattern.

Un insieme di situazioni che non fanno altro che accrescere la suspense e l’adrenalina, ma soprattutto la curiosità nello spettatore che, insieme ai protagonisti, cercherà di capire come poter uscire dal reiterato incubo. Ancora una volta ci viene mostrato che un buon film horror può riuscire sicuramente quando le nuove tecnologie non ne fanno parte. Infatti, i protagonisti di Until Dawn si ritrovano catapultati in questo luogo dove non prende il cellulare, sono fuori dal mondo, costretti a cavarsela con le loro uniche forze.

Sin dall’inizio della pellicola si evincono distinguibili richiami a Quella casa nel bosco (Drew Goddard, 2011): fattore comune è l’evidente volontà di mostrarsi come pastiche di copioni decisamente patetici e ripetitivi, e in questo caso i termini mimare, imitare e seguire in scia assumono il medesimo significato.

Perciò il film divide il pubblico in due fazioni: gli affezionati alla storia del videogame omonimo creato da PlayStation Studios – adattato per il grande schermo da Blair Butler e Gary Dauberman – e i ben meno esigenti appassionati del genere.

Curiosità

Peter Stormare ha fatto da prestavoce al Dr. Alan J. Hill nel videogioco del 2014 e ora riprende quel ruolo interpretandolo davanti alla cinepresa.

Alessio Camperlingo

Cresciuto a pane e televisione tra gli anni '90 e 2000. Sono un grande appassionato di film e serie tv, non mi perdo mai un'uscita e mi piace essere costantemente aggiornato sul mondo dello spettacolo. Il mio sogno più grande è di fare del cinema il mio lavoro principale.
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