Titolo originale: Vangelo secondo Maria
Regia: Paolo Zucca
Sceneggiatura: Paolo Zucca, Barbara Alberti, Amedeo Pagani
Cast: Benedetta Porcaroli, Alessandro Gassmann, Lidia Vitale, Leonardo Capuano
Musiche: Fabio Massimo Capogrosso
Produzione: Italia 2023
Genere: Religioso
Durata: 105 minuti
Trama
Maria (Benedetta Porcaroli) è una ragazzina di Nazareth desiderosa di scappare su un asino verso Alessandria, terra di filosofi, per studiare e conoscere tutto ciò che come giovane donna le viene negato da una famiglia oppressiva, interessata solo a organizzare un matrimonio combinato.
Sarà l’incontro con il maestro Giuseppe (Alessandro Gassmann), con cui inscena un matrimonio fittizio, a fungere da spartiacque nel racconto. Egli la istruisce, la prepara alla fuga, le regala un asino. Inaspettatamente i due saranno legati da un amore travolgente, ma a ostacolarli ci sarà l’Angelo dell’Annunciazione che proclama a Maria il volere di Dio.
Recensione
Partendo dal romanzo omonimo scritto nel 1979 da Barbara Alberti, il regista sardo Paolo Zucca dirige il suo terzo lungometraggio, dopo 15 anni di lavoro e riscrittura. Vangelo secondo Maria esplora la figura femminile che noi tutti siamo abituati a pensare irraggiungibile nella sua sacralità ribaltando l’immaginario collettivo, rendendola umana e umanizzata, determinata e ribelle.
Maria è, prima di tutto, una donna. Come tale, non è una spettatrice inerte, bensì artefice del proprio destino. Allo stesso modo anche la figura di Giuseppe viene rappresentata in tutti i difetti e le passioni di un uomo di mezza età. Durante la visione campeggiano quindi dei temi cruciali, che sono sempre stati oggetto di discussione nel corso della storia moderna e che oggigiorno lo sono ancor di più: il ruolo della donna all’interno della famiglia e della società, l’emancipazione femminile, il dovere di procreare, la parità di genere, il libero arbitrio.
Zucca riesce a fornire un’opinione generale su alcuni punti scottanti senza mai prendere una posizione troppo decisa, ma sembra essere una scelta – discutibile – volta a smuovere l’animo dello spettatore con l’obiettivo finale di creare una riflessione senza presunzione di giudizio. La tortuosa ricerca di sé e dell’autodeterminazione compiuta da Maria si dipana in una Sardegna selvaggia e rocciosa.
Convincente e affiatata la coppia Porcaroli-Gassmann. Un plauso va a Maurizio Lombardi che, seppur presente per pochi minuti nel film, ci offre una rappresentazione di Erode incredibile, forte della sua magnifica formazione teatrale. Nel cast anche Lidia Vitale, Fortunato Cerlino, Giulio Pranno, Andrea Pittorino, Leonardo Capuano.
Curiosità
Le riprese si sono svolte tra Cabras, nella basilica paleocristiana di San Giovanni di Sinis, nelle grotte di colle San Michele (Cagliari) e Siddi. Suggestive e d’impatto le scene girate sulle sponde del Flumendosa e nell’area nuragica di Tamùli.