Titolo originale: House of Terror
Regia e sceneggiatura: Francesco Calabrese
Cast: Nicole Perilli, Francesca Ieranò, Cristiano D’Alterio, Dario Argento
Musiche: Guido Smider
Produzione: Italia 2024
Genere: Drammatico
Durata: 3 minuti
Trama
Una bambina viene lasciata dallo scuolabus davanti al cancello di una grande casa dall’aspetto minaccioso e decadente. Varca la porta intimorita, il buio della dimora si stringe tutt’intorno a lei, in un silenzio plumbeo e mortifero rotto dal suono della tempesta che imperversa proprio sopra il tetto.
Una donna in preda all’angoscia e una tetra figura urlante incombono sulla piccola, che si scopre essere all’interno della propria casa. Fuori il sole, dentro le mura l’inferno della violenza domestica.
Recensione
In soli tre minuti, House of Terror fornisce attraverso la più agghiacciante delle metafore il triste quadro collettivo che accomuna tutti i minori vittime di violenza domestica.
Lanciato dall’UNICEF in occasione della Giornata Internazionale dei Bambini Innocenti Vittime di Aggressioni, il cortometraggio diretto da Francesco Calabrese – su produzione Think Cattleya e Saatchi & Saatchi – intende senza mezzi termini sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema attuale da sempre.
Una visione gotica in lucidissima fotografia B/N consegna un lapidario sguardo di una tragica realtà che affligge oltre 1 miliardo di bambini nel mondo (1 su 2), costretto ogni anno a subire violenze fisiche, psicologiche, emotive o sessuali.
Quello di Calabrese si configura horror sociale in piena regola, e chi meglio del maestro del brivido Dario Argento poteva essere coinvolto nel progetto. Il regista acconsente a una partecipazione straordinaria comparendo in un breve cameo, nel ruolo dell’autista dello scuolabus, una sorta di Caronte delegato a traghettare l’anima-vittima dal contesto scolastico (protetto e vigilato) a quello famigliare, paradossalmente instabile, cupo e terrorizzante.
La giovanissima protagonista, interpretata da una più che convincente Nicole Perilli, si immerge lentamente nell’orrore, passo dopo passo, nei meandri di un tempo dilatato al massimo, a rappresentare l’atto del ritardare il più possibile l’inevitabile. La mamma di cui veste i panni Francesca Ieranò è anche lei vittima del marito (Cristiano D’Alterio), in scena come uno spettro nero, indefinito, orcheggiante.
La vessazione continua assume la forma di un crepitante temporale, i cui fulmini sono sferzate, i tuoni grida e l’addensarsi delle nuvole nere un incubo senza fine. Le poche note musicali di Guido Smider esacerbano la drammatica situazione. L’epilogo si può soltanto immaginare ed è terribile.
Paolo Rozera, Direttore generale di UNICEF Italia, dichiara:
“Mettere al centro della nostra missione la protezione dei bambini da ogni forma di violenza è una delle priorità dell’UNICEF in tutto il mondo. Siamo grati a Think Cattleya e Saatchi & Saatchi per aver proposto e realizzato questo progetto con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione su questo tema. Il numero di bambine, bambini e adolescenti che subisce violenza all’interno della propria cerchia più stretta è così alto da sembrare la trama di un film horror che nessuno dovrebbe vedere né tantomeno vivere.“
A sostegno della dichiarazione l’Executive Producer e General Manager di Think Cattleya Martino Benvenuti:
“Siamo orgogliosi di aver supportato, insieme a Saatchi & Saatchi, questo importante progetto sociale UNICEF. Abbiamo sviluppato il film insieme a Francesco Calabrese e al team creativo di Saatchi & Saatchi, con l’obiettivo di realizzare un contenuto audiovisivo di alto impatto sociale, allo scopo di dare maggior rilievo al tema della violenza domestica e sensibilizzare la collettività su questa diffusa problematica legata ai minori. Ringraziamo l’UNICEF per la fiducia, Dario Argento per la partecipazione e tutto il team coinvolto nella produzione del cortometraggio.”
Chiude Manuel Musilli, Direttore Creativo Esecutivo di Saatchi & Saatchi Italia:
“Siamo molto orgogliosi della campagna e di come l’UNICEF ci abbia dato completa fiducia, scegliendo di affrontare un tema così delicato in modo tanto coraggioso.”
Curiosità
Il corto è stato presentato in anteprima il 3 giugno 2024 al Cinema Anteo di Milano, seguito da un dibattito al quale hanno partecipato l’avv. Patrizia Schiarizza – Presidente de Il Giardino Segreto, Ente Capofila Progetto Airone, Walter Veltroni, Paolo Rozera e Francesca, che ha offerto la propria testimonianza personale.