Titolo originale: Memorie Sbiadite
Regia e sceneggiatura: Valentina Galdi
Cast: Gianni D’Amato, Antonio Moscatiello, Alessia Petrone
Produzione: Italia 2020
Genere: Drammatico
Durata: 11 minuti
Trama
Un ragazzo, dopo aver aperto una scatola con vecchi oggetti, si ritrova immerso in ricordi strazianti che riesce a combattere solo ricorrendo a calmanti. Ma si tratta di ricordi o allucinazioni?
Recensione
La giovane Valentina Galdi, classe 1995, torna dietro la macchina da presa dirigendo il suo quarto cortometraggio. Rispetto ai precedenti lavori, in Memorie sbiadite lo sguardo si affina e il racconto segue un filo più filosofico.
Il protagonista del corto si ritrova ad affrontare pensieri in cui ricordi e follia sembrano confondersi. Tutto viene riportato alla luce da una scatola di oggetti in cui ritrova una vecchia foto sbiadita di un amore ormai lontano.
Visioni ingannevoli causate da stati alterati o ricordi carichi di sconforto? Non è chiaro cosa si nasconda dietro il tormento del protagonista, che insegue una figura femminile dalle sembianze angeliche nella speranza di poterla toccare. Ma la vera gabbia è sempre dentro di noi e il viaggio verso la follia genera sempre più solitudine e incomprensione.
È evidente che il lavoro della giovanissima regista salernitana è maturato e lo sguardo è diventato più intenso, con inquadrature molto più studiate e ricche di significato. È possibile anche cogliere il forte legame con il territorio in cui i paesaggi stessi assumono un ruolo quasi diegetico con i loro colori e rumorosi silenzi.
La riflessione spazia tra follia e normalità, omologazione e sofferenza, in un percorso accidentato in cui il confronto più amaro è quello con se stessi.
Curiosità
Il corto è stato presentato al Salerno CORTOcircuito Festival 2020.
Immagini: © The Gladiator Company