Titolo originale: Vivremo nelle pareti
Regia e sceneggiatura: Rocco Anelli
Cast: Alessio Antelm, Sean Cubito, Giulia Sanna, Nina Nicastri
Musiche: Nicola Scardicchio
Produzione: Serena Porta
Genere: Drammatico
Durata: 19 minuti
Foto da: Ufficio Stampa Gargiulo&Polici Communication
Trama
Febe (Giulia Sanna) e Ginevra (Nina Nicastri), due giovani donne del Settecento, si innamorano in un’epoca di rigidi dettami sociali. Le stringenti convenzioni del diciottesimo secolo impongono alle fanciulle di vivere un amore clandestino, sepolto tra le mura di una maestosa villa nobiliare. Ad unirle c’è lo spirito appassionato e il profondo senso di ribellione, ma anche la sofferenza di non poter mai aprire le porte di quella “roccaforte” per essere libere.
Un secolo dopo, nella stessa imponente dimora, lo spirito delle fanciulle fa visita a Ettore (Alessio Antelmi) e Tommaso (Sean Cubito). Il primo è un giovane studioso combattuto tra ragione e sentimento, il secondo uno specialista del paranormale, “convocato” per indagare sulle strane apparizioni che avvengono nell’abitazione.
Recensione
Un viaggio senza tempo, dove amore e segreti si intrecciano tra le pareti di una villa nobiliare del Sud Italia. Attraverso uno stile visivo crudo e raffinato, e sfiorando due diversi archi temporali con una struggente cifra evocativa, il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Rocco Anelli invita a riflettere sulla forza dirompente dell’amore e la libertà di essere davvero se stessi.
Un vibrante mini-racconto, intimo e umano, suggestivo e dirompente, presentato al Festival del Cinema Europeo di Lecce, sezione “Puglia Show”. Distribuito da Draka Distribution e prodotto da Serena Porta per Kraken Srl con il contributo di Apulia Film Commission, il corto Vivremo nelle pareti ripropone in maniera originale alcuni dei temi più celebri della narrativa romantica: il contrasto tra razionalità e sentimento, la repressione del desiderio all’interno della società, la complessità dell’amore.
Una storia poetica a cavallo tra romance, thriller e noir. Quasi un tassello di feuilleton “sospeso”, introspettivo e audace, che sa esplorare l’immortalità dei sentimenti umani puntando sempre e comunque sull’eleganza visiva.
Curiosità
Le riprese si sono svolte nella magnifica Villa Fenicia, storica location di Ruvo di Puglia che conserva intatti arredi e pareti originali dell’Ottocento, offrendo un’autenticità rara che impreziosisce l’opera. I costumi sono realizzati dalle rinomate sartorie Shangrillà di Foggia e Nicolao di Venezia, che contribuiscono a rendere l’ambientazione vera e immersiva. La colonna sonora è composta da Nicola Scardicchio, allievo di Nino Rota, ed eseguita dalla direttrice d’orchestra Dominga Damato, accompagnando il pubblico in un’esperienza sensoriale profonda e coinvolgente.