La 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta anche quest’anno da Alberto Barbera, sarà in programma al Lido di Venezia dall’1 all’11 settembre 2021.
L’emergenza Covid-19 non ferma dunque la kermesse, che nel rush finale dell’estate offre un palinsesto di proiezioni ed eventi davvero ricco, contraddistinto da un astro culturale particolarmente marcato.
Tra le opere presentate in concorso alla Biennale Cinema 2021 spicca Qui rido io, l’attesissima pellicola di Mario Martone in uscita nelle sale il 9 settembre, prodotta da Indigo Film con Rai Cinema e in coproduzione con Tornasol. La distribuzione è affidata alla 01 Distribution.
Un biopic su Eduardo Scarpetta
Martone realizza un biopic sotto il segno dell’arte teatrale partenopea, narrando carriera e vicissitudini del grandissimo attore comico e commediografo napoletano Eduardo Scarpetta, una vera istituzione in terra campana e padre nientemeno che degli immortali Eduardo, Peppino e Titina De Filippo.
Capostipite di una dinastia teatrale che non sarà mai dimenticata, Scarpetta creò un repertorio personalissimo e fu pioniere del proscenio dialettale moderno influenzando un’epoca a cavallo fra ‘800 e ‘900, periodo in cui plasmò e affermò la maschera di Felice Sciosciammocca in grado di scalzare persino Pulcinella nell’immaginario collettivo.
Trama di Qui rido io
Qui rido io ripercorre una parabola che esplora il contesto familiare dell’artista – e con esso il turbinio quasi infinito di mogli, amanti, compagne, prole legittima e illegittima – fino all’episodio cruciale di un’intera vita, la messa in scena della parodia de La figlia di Iorio, la tragedia firmata da Gabriele D’Annunzio.
La sera del debutto, Scarpetta deve interrompere lo spettacolo per le durissime contestazioni e le aspre critiche a suon di fischi, urla e insulti da parte di una larga frangia di scrittori presenti fra il pubblico. Finisce addirittura in tribunale per la denuncia di plagio avanzata dal Poeta Vate, dando inizio alla prima storica causa sul diritto d’autore in Italia. Un processo che si protrarrà per anni frantumando l’equilibrio vigente nella famiglia del commediografo ma non l’orgoglio di Eduardo, che saprà calare un asso vincente nel suo rilancio.
L’immaginario romanzo di Eduardo Scarpetta: il cast
Così Martone introduce la propria opera:
Per tutta la vita il grande Eduardo De Filippo non volle mai parlare di Scarpetta come padre ma solo come autore teatrale. Quando suo fratello Peppino lo ritrasse spietatamente in un libro autobiografico, Eduardo gli levò il saluto per sempre. Venne intervistato poco tempo prima di morire da un amico scrittore: “Ormai siamo vecchi, è il momento di poterne parlare, Scarpetta era un padre severo o un padre cattivo?” La risposta fu ancora sempre e solo questa: “Era un grande attore”. Qui rido io è l’immaginario romanzo di Eduardo Scarpetta e della sua tribù.
Cast prestigioso con un magistrale Toni Servillo nella parte del protagonista, e poi Maria Nazionale, Paolo Pierobon, Iaia Forte, Gianfelice Imparato e molti altri interpreti di assoluta risonanza internazionale.
Foto: Mario Spada
01 Distribution