In etichetta domina la figura di un clerico paffuto e contento, e già questo rappresenta per tanti estimatori della buona birra un dato confortante in relazione al fatto che… i monaci sono sempre stati maestri nell’arte brassicola.
La Lagerbier Hell non disattende le aspettative perché è un prodotto tipico della Baviera, laddove ha sede il birrificio di riferimento ovvero l’Augustiner Braü di origine appunto monacense e non a caso il più antico di Monaco essendo stato fondato dai religiosi agostiniani nel 1328.
Successe poi che cinque secoli dopo, a seguito dello scioglimento degli ordini monastici deciso nel 1809 da Napoleone Bonaparte, esso andò incontro a completa privatizzazione venendo acquisito da Anton Wagner di Freising. Nel 1885 suo figlio Joseph trasferì l’attività in un edificio moderno ai margini della città proseguendo la birrificazione.
Morto lui, ultimo discendente della casata, l’Augustiner divenne proprietà della Fondazione Wagner, molto attenta a preservare la qualità della bevanda mantenendo intatti la scelta delle materie prime e i sistemi di produzione. C’è di più: utilizza una propria malteria situata nel centro di Monaco di Baviera, cosa rara perché solitamente una struttura del genere opera in autonomia rifornendo plurimi birrifici.
Una tedesca semplice, diplomatica ed equilibrata
È noto che le birre tedesche debbano sprigionare quel carattere consono alla loro lunga, lunghissima tradizione, ma la Lagerbier Hell possiede un’esemplare diplomazia nel conciliare papille gustative di diverse estrazioni. Si tratta di una bionda molto chiara, mediamente schiumosa e piuttosto frizzantina, capace di legare con delicatezza gli aromi di malto, luppolo, spezie e frutta, aggiungendovi sentori di limone, cereali e sfumature floreali.
Ritenendo tale spartito alquanto intonato, se ne deduce un equilibrio che mette d’accordo piacevolezza di bevuta e percezione di lieve amarognolo (IBU 12). La vera Augustiner non pecca di personalità sposandosi alla perfezione con lo stile Münchner, per la precisione Lager Helles ottemperante alla bassa fermentazione, non superiore ai 5,2 vol. alc.
Ci sta molto simpatica questa birra matura che, rispettando le rigide regole del Reinheitsgebot (l’Editto della Purezza promulgato nel 1516), si reputa artigianale a tutti gli effetti e adora la semplicità. Lo si constata da ciò che esige per essere gustata, un bicchiere Becher Augustiner, piatti minimal come salumi, formaggi, carne bianca e pasta al pomodoro.