La conoscete la differenza fra cognac e brandy? Purtroppo le due denominazioni danno ancora origine a equivoci generati dalla confusione nell’intesa dei termini.
Semplificando, entrambi appartengono alla famiglia dei distillati d’autore, ma si distinguono per via del fatto che il cognac (che vanta la denominazione AOC – Appellation d’Origine Controllée) è ottenuto da vino francese, a sua volta derivato da vitigni d’uva bianca presenti nelle aree transalpine intorno alla cittadina di Cognac e Armagnac, mentre il brandy si evince esclusivamente da vino non autoctono e di cui Italia e Spagna s’ergono a principali produttori.
Ciò detto, il cognac rappresenta in realtà un tipo di brandy (da brandewijn, parola olandese che si riferisce al vino bruciato, distillato, in inglese brandywine) ma i tratti distintivi emergono nel metodo di produzione e nella geolocalizzazione della materia prima sottoposta a processo di distillazione.
Cardenal Mendoza, brandy dal 1887
Doverosa introduzione, questa, per farvi conoscere il Brandy Solera Gran Reserva Cardenal Mendoza, punta di diamante della Sánchez Romate Hnos, azienda fondata nel 1781 in Spagna dall’omonima famiglia e operante nella regione di Jerez de la Frontiera, dove ha perfezionato a partire dal 1887 il famoso distillato intitolato al Cardinale D. Pedro González de Mendoza (1423-1495).
Egli fu un clerico di Guadalajara realmente esistito nel XV secolo, grande mecenate, promotore della cultura rinascimentale, assai mondano e determinante sia nella Reconquista del Regno di Granada che nella spedizione di Cristoforo Colombo. Mendoza, infatti, godeva all’epoca della piena fiducia della regina Isabella e diede parere favorevole al finanziamento del primo viaggio per mare dell’esploratore genovese.
Parliamo di un brandy speciale, ottemperante al metodo di Soleras che prevede rigorosamente l’affinamento in botti di rovere contenenti in precedenza sherry oloroso e pedro ximenez, vino bianco quuest’ultimo tipico della penisola iberica. Il sistema Soleras utilizza botti poste su più file, affiancate e sovrapposte, con il suo contenuto che progressivamente viene trasferito dai recipienti superiori a quelli inferiori fino alla botte finale.
Aromi e metodo di degustazione
La sintesi consta di un liquido color mogano scuro dal bouquet ricco, composto da diversi aromi che attingono al caffé tostato, alla ciliegia, al fico maturo e alla prugna. Un ottimo connubio in cui son compresi vari richiami decisi alla frutta secca e al caramello, uniti in armonia ed equilibrio bilanciato. In bocca il gusto persiste per minuti rilasciando dolcezza ed eleganza entro una gradazione alcolica del 40% vol. alc. Corposità, esuberanza e profumo si devono dunque all’invecchiamento di 15 anni con metodo Soleras e Criaderas.
Il modo corretto per degustare il brandy Cardenal Mendoza? Intanto va scelto il bicchiere giusto, lo Snifter o balloon dalla coppa ampia, da tenere in mano trasmettendovi il calore corporeo durante i sorsi. La bocca si prepara stimolando le papille gustative con del cioccolato fondente 70% presentato a pezzi piccoli e da raccogliere con apposito cucchiaino.