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Chateau Labrousse Blaye – Cotes de Bordeaux, un grand vin francese

Il vino francese possiede da sempre un fascino particolare, tanto per il blasone delle vigne transalpine, quanto per il naturale abbinamento alla nouvelle cuisine che gli chef parigini hanno saputo diffondere in tutto il mondo. È senza dubbio un prodotto assai differente dal nettare di Bacco italiano, lo dimostrano plurimi elementi riscontrabili in diverse etichette.

Si prenda ad esempio lo Château Labrousse, rosso tipico dell’omonima azienda vitivinicola condotta da Sabrina & Jacques Chardat che opera nell’area Blaye – Côtes de Bordeaux lavorando su annate giovani ma altamente sanguigne.

Un vino in stile Bordeaux Rosso

Assaggiando un Grand Vin de Bordeaux del 2021 si percepisce immediatamente la ricchezza organolettica dei tre uvaggi utilizzati, ovverosia Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. I tre interpreti citati si uniscono restituendo in calice un colore brillante, un bouquet di aromi elegante che, tuttavia, gioca a fare capolino per farsi trovare e apprezzare.

Si diverte, insomma, a stuzzicare il palato seducendolo lentamente con messaggi legnosi e un retrogusto molto denso che contempla sfumature di vaniglia, sottobosco e note di cacao. Si tratta di una caratteristica intrinseca nello stile Bordeaux Rosso, seguito dai vini di una regione che già i Romani vitavano durante il I secolo a.C.

I terreni permasero ad alta resa fino alla fine del XIX secolo, periodo in cui si abbattè sulle vigne la Fillossera, afide che ha provocato danni alle viti in buona parte dell’Europa prima che si corresse ai ripari ripiantando con radici più resistenti.

Tornando al nostro Château Labrousse 2021, vi si riversano i topoi del terroir Bordeaux, ergo la freschezza del clima costiero marino e le influenze fluviali della Gironda, del Garonne e del Dordogne. Il vino gustato, a tenore alcolico equivalente al 13,5% su corpo leggero, proviene in sintesi da una regione in cui ogni anno si producono ca. 700 milioni di bottiglie, bacino importante per moltissime attività ristorative e aziende internazionali.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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