L’autunno è ormai arrivato e con esso i colori di una stagione ricca di sfumature e contrasti. Lo straordinario spettro cromatico che la natura riesce a regalarci smorza in parte l’inevitabile malinconia portata dal freddo, dalle giornate più corte e dall’arrivederci pronunciato idealmente dall’estate alle spalle. Aspetti toccanti ma anche caratterizzanti, linfatici, forieri di ispirazione, di folclore e… tanto sapore testimone di tradizioni mai tramontate.
Non lo sentite quel buon profumo di pane di segale che in Valle d’Aosta si prepara a ottobre per integrare la cucina locale imbastita su selvaggina e formaggi d’alta quota? Eccome se lo sentite, perché siamo nel mese della festa de Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi, appunto il pane nero che un tempo la popolazione locale usava cuocere una volta l’anno nei forni comunitari e conservare per mesi su graticci lignei chiamati ratelë. Il consumo avveniva dopo il taglio con uno strumento speciale, il copapan, e l’ammollo nel brodo, nel sugo di cottura della carne o nel latte.
Si tratta di un alimento facile da produrre, assai durevole, in grado di coniugare anche frutta secca, cumino e castagne affinché il gusto risulti una specie di portentosa alchimia generata dalla semplicità. Un tale tesoro e la sua storia trovano condivisione nell’iniziativa dei Forni Aperti tra le valli del Rosa, occasione che fornisce a chi vi partecipa un’esperienza diretta di conoscenza del Pane nero nato dal basso e rimasto negli anni una prelibatezza popolare.
È qui la festa?
Laboratori di panificazione, degustazioni, vendita, incontri, convivialità e appuntamenti concepiti per coinvolgere autoctoni e forestieri: tutto questo è la Festa de Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi, giunta all’8a edizione, sempre con un profilo transfrontaliero e diffuso considerando che si svolge non soltanto in VdA (46 comuni) ma anche in Lombardia (Brescia, Sondrio, Varese), Piemonte (borghi della Valle Ossola e Lozzolo nel vercellese), Cantone Grigioni (Valposchiavo), Parc des Bauges e Upper Gorenjska per un totale di 4 nazioni (Italia, Francia, Svizzera e Slovenia).
La manifestazione sarà fra gli altri a Lignod (AYAS) sabato 14 ottobre prevedendo l’apertura dello storico mulino dove si potrà sia capirne il funzionamento che assistere alla preparazione del pan ner poi acquistabile. Il programma prosegue con il mercatino e i Giochi dei nonni, intrattenimenti ludici in legno facenti parte della tradizione popolare. La polentata organizzata dagli Alpini di Ayas viene anticipata dalle danze del gruppo folcloristico Li Tsoquè d’Ayas.
Sabato 14 e domenica 15 ottobre il fermento arriva a Gressoney Saint Jean: primo giorno dedicato all’apertura del forno di Ondro Lommato, alla scoperta della panificazione valdostana e dell’enogastronomia. La giornata domenicale riserva di prima mattina (ore 8.00) l’apertura del forno di Alpenzù Grande situato nell’omonimo villaggio Walser, raggiungibile compiendo un percorso di ca. 1 ora a piedi. Vi si ospita una panificazione collettiva rivolta a tutti. Sfornata prevista in tarda mattinata.
Domenica 22 ottobre alle ore 10.00 va in scena la visita guidata al villaggio di Extrapieraz, preliminare al laboratorio presso il forno Vollon e alla degustazione di prodotti locali. Si chiude alle ore 12.00 con la polenta gustata proprio di fronte al forno.
Di seguito l’elenco dei forni e località per avere tutte le informazioni utili.