C’è un nuovo divo nel panorama delle etichette vinicole di qualità ed è il Verdicchio Costa Toscana IGT 2022, risultato di un elaborato progetto enologico sviluppato da Gianni Moscardini, agronomo e titolare dell’omonima azienda con sede a Pomaia – Santa Luce (Pisa) nell’Alta Maremma, laddove dispone di 15,5 ettari vitati su 6 appezzamenti a base calcarea, pietrosa e argillosa, tre tipologie di terreno organizzate in fasce parallele distinte.
Procedendo attraverso uno studio che comprende per l’appunto affinità del terreno, portainnesto e varietà oltre il tradizionale concetto di areale, Moscardini si è poi concentrato sull’analisi di un’unica particella del vigneto Riserva, esposta a est-ovest a 160 metri s.l.m. su un tessuto geologico di carattere magmatico-vulcanico.
Il lavoro si è svolto con la collaborazione dell’enologo Emiliano Falsini, utile al fine di individuare il vitigno ideale – messo a dimora nel 2019 – in un clone di verdicchio dalle caratteristiche similari all’omologo dei Castelli di Jesi.
Il processo produttivo del Verdicchio Costa Toscana IGT 2022
Dopo aver condotto un’accurata vendemmia a mano alla fine di agosto, Moscardini ha ottenuto 1.100 esemplari di Verdicchio Costa Toscana IGT 2022, risultato di un processo peculiare che ha riassunto diverse fasi molto delicate. A seguito della pressatura soffice, la fermentazione alcolica ha preso il via in serbatoi d’acciaio – mantenuti a temperatura controllata – con aggiunta di lieviti selezionati.
Compiuto il 50% del processo, il mosto è stato trasferito in tonneau di rovere francese di secondo passaggio, così da poter completare la fermentazione. Complessità e raffinatezza sono state raggiunte in virtù del contatto con le fecce nobili per 8 mesi, prima della sosta in bottiglia lungo un intero trimestre antecedente la commercializzazione.
Disponibilità e distribuzione dell’etichetta
Il Verdicchio Costa Toscana IGT 2022 – distribuito in tutta Italia all’interno del settore Ho.Re.Ca. e disponibile nel punto vendita aziendale al prezzo di 18 euro – va ad annettersi alla linea Monovarietali (le altre due linee corrispondono alla Selezione e alla Terroir), impreziosendone il novero di tre rossi in purezza Sileno Ciliegiolo, Sileno Sangiovese e Sileno Merlot.
Gianni Moscardini esprime la propria soddisfazione illustrando quell’idea di vino che ha portato a produrre l’etichetta new entry:
“Il nostro obiettivo era creare un vino in grado di assimilare i profumi e la freschezza delle brezze marine aleggianti sui pendii del nostro vigneto. Abbiamo ricercato acidità, longevità e rotondità sfruttando la sosta in legno grande.”