Il brand Birra del Borgo – le cui origini e metodologie di produzione sono state ampiamente illustrate nell’articolo Ambra, una belgian strong ale tutta italiana – sottopone alla vendita molteplici referenze brassicole suddivise nelle 4 categorie classiche, stagionali, bizzarre e quotidiane, e proprio a quest’ultima appartengono la suddetta Ambra, la Dora e la IPA.
Morbida e delicata, la Dora si fa riconoscere già dall’etichetta apposta sulla bottiglia da 50 cl, con il nome della birra il cui blu risalta sul tipico simbolo della torre gialla in sfondo bianco. I prodotti, tuttavia, non si valutano dal packaging ma dalla qualità di ciò ch’esso contiene ed è tutto da bere e da gustare.
Una birra d’ispirazione belga
Ispirata alla conformazione della bionda belga, la Dora vuole in qualche modo provare a reinterpretarne stile ed eleganza senza perdere di vista il collante principale, ovvero la raffinatezza che ben si coniuga alla raffinatezza e una certa sinuosità.
Da servire a una temperatura di 10-12°C, questa belgian blonde ale dal colore dorato scende pulita, riempie ma non invade la bocca come farebbe ad esempio una Franziskaner Premium Wiessbier e rinfresca il palato imponendo però tutta la percezione del punto d’amaro.
L’IBU 20 non è molto ma neppure poco: un numero che infonde il giusto equilibrio specialmente in sede di abbinamenti, nel qual caso è indicato lo sposalizio con pesce (meglio se fritto) e formaggi duri medio-stagionati.
Berla da sola, lontano dai pasti, permette di cogliere l’azione funzionale del lievito, dei cereali e degli aromi invocanti frutta e spezie. Il tenore alcolico non supera il 5% allineandosi quindi al valore tipologico delle birre leggere.