birra lisa
- Birra, una questione di stile, Food Experience

Lisa, la lager non filtrata dal carattere italiano

birra lisaContinuano le incursioni nella filosofia del brand Birra del Borgo alla scoperta dei suoi prodotti sottoposti a taste sequenziali. In altre parole, andiamo avanti con l’analisi delle bevute (bevuta è più pop e meno snob!). Così, dopo l’assaggio della belgian strong ale Ambra e la “quotidiana” blonde ale Dora, è venuto il momento di raccontarvi Lisa.

Lisa è la lager non filtrata dal carattere tutto italiano che rilegge la tradizionale, la rispetta ma nel contempo opera un evidente passaggio di livello. Il mastro birraio parte dall’utilizzo imprescindibile del grano antico per ottenere morbidezza e intensità di gusto, sebbene la nota spiccata la offra la scorza d’arancia, funzionale nel conferire freschezza e leggerezza.

Una nota in più, la scorza d’arancia

spuma birra lisaNon pensate al mix sacrilego di arancia (o limone) e birra. Toglietevi dalla testa la concezione delle lattine da discount pasticciate e commercializzate facili, poiché in questo caso l’aroma d’agrume, non preponderante ma a corredo, si cattura in sede di retrogusto.

La dorata Lisa è un nettare brassicolo di certificata eleganza, contiene in sé i profumi del cereale e della crosta di pane regalando un’esperienza diciamo moderna, eppure familiarizzata dal messaggio che porta la bassa fermentazione.

IBU e tenore alcolico: la gemella di Dora

marchio birra del borgoSotto il profilo del punto d’amaro e del tenore alcolico, Lisa è la gemella di Dora, IBU 20, 5% vol. alc. e temperatura di servizio di 10-12°C nell’abbinamento con pizze o primi semplici, ad esempio pasta al sugo di pomodoro o aglio, olio e peperoncino.

Altresì degna da bere in solitaria, disgiunta da qualunque cibo provoca papille. Si tratta di pur sempre di una birra classica ma svetta orgogliosa tra i merli della Torre del Borgo, marchio del birrificio.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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