Il Montis Politiani Riserva 2015 prodotto da Vecchia Cantina – azienda agricola cooperativa con sede a Montepulciano (Siena) che fa della viticoltura un’arte dal 1937 – non è soltanto un ottimo esemplare di cui Bacco andrebbe matto, ma un oratore silenzioso capace di raccontare la sua storia in due modi: investendo il palato di chi lo assaggia con tutto il potere aromatico di cui dispone e… attraverso la sua etichetta.
La bottiglia trascende la sua mera funzione di involucro in vetro per rivestire il ruolo di araldo proveniente da un altro tempo. Perciò è proprio l’etichetta – spesso sottovalutata – a comunicarci cosa andremo a bere, in questo caso un vino nobile, elegante, che si fregia del marchio DOCG in accordo con altri titoli fieramente acquisiti.
Vecchia Cantina e il suo stemma raffigurante un grifone rampante – riportato anche nell’originale sigillo quattrocentesco del Comune di Montepulciano – presentano il Comunis Terre Montis Politiani, e lo fanno nella lingua dei grandi, dei maiora, il latino, atto a identificare il terroir di appartenenza del Vino Nobile di Montepulciano, non uno qualunque della linea di produzione ma… il Riserva 2015, un’annata ormai compiutasi pienamente 10 vendemmie fa (lo abbiamo stappato in questo freddo febbraio del 2025).
Montepulciano da uve Sangiovese
Tentiamo di descrivere questo nettare premettendo che è stato iscritto nell’Annuario dei Migliori Vini 2021 con un punteggio di 95/100 assegnato dal famoso enologo ricercatore Luca Maroni, istituzione assoluta fra i critici, viaggiatore instancabile che ha all’attivo oltre 300.000 vini degustati in 30 anni di carriera.
Con un patrocinio di tale misura si va sul sicuro e assaggiando questo Nobile ogni aspettativa si trasforma in una conferma esente dal fin più piccolo dubbio. D’altronde, le uve Sangiovese sanno esprimersi al meglio soprattutto nei contesti Cru e Riserva.
Dal punto di vista gustativo – quello che a dadi tratti più ci interessa – pienezza e morbidezza suonano note tanniche sprigionando tutto il calore dato dall’invecchiamento, che riversa la polvere della sua stagionata clessidra anche nell’aspetto cromatico del vino, rosso intenso rubino la cui deriva nel granato fomenta piacere visivo.
Il profumo rimanda alle spezie depositate su frutti rossi e accenni di sottobosco non zuccherino.
Una bottiglia da stappare due ore prima di consumarla, niente decanter e tanta ossigenazione in calice (facciamolo agitare liberandolo da 10 anni di noia).
Abbinamento? Sicuramente carne. Bianca, rossa, sanguigna? Il consiglio è una bella bourguignonne con gli amici. Questo significa 2-3 ore di convivio a 14% alc. accompagnate dal piacere del Montis Politiani Riserva 2015 by Vecchia Cantina di Montepulciano.