Una birra speciale, ad alta fermentazione, il cui equilibrio ha ereditato il genio spontaneo della tradizione abbaziale. Bastano queste caratteristiche a eleggere la Siberian prodotto brassicolo di qualità?
No… e allora aggiungiamoci il fatto che non uno ma tre diversi malti contribuiscono a rinvigorirne il sapore – Pilsner, Vienna e Cara Gold – unitamente ai due luppoli Magnum e Saphir. Nella partitura degli ingredienti rientrano naturalmente l’acqua, il lievito, lo zucchero candito bianco e l’ultimo decisivo elemento, quello cioé in grado di rendere la Siberian una strong Pale Ale esclusiva.
Birra e albicocca, un esperimento riuscito
Se non avete ancora intuito il segreto di questa birra, ve lo diciamo subito: è la confettura extra di albicocche da agricoltura biologica.
Al primo curiosissimo sorso emerge il fresco esotismo che invade la bocca lanciando i suoi sentori fruttati. L’albicocca si riserva il palcoscenico del retrogusto, l’applauso del congedo gustativo, la gloria dell’ultima sensazione papillare.
Ora possiamo dirlo, ma solo perché l’abbiamo provata: si tratta di una birra ambrata di indubbia qualità sebbene il termine “eccezionale” spetti più propriamente alle classiche capaci di stupire senza esagerare in miscellanee aromatiche, oppure alle barley wine come ad esempio la Johnny Fog, o ancora le lambic barricate sullo stile della Kriek Boon.
La Siberian è un piacevolissimo esperimento riuscito, opera del birrificio artigianale Laval che dal 2016 ad Avigliana (TO) in Piemonte lavora su un brewing molto pop, concentrato su una selezione di referenze e tanto pub food da accostarci per completare l’esperienza tra un incontro fra amici o semplici esplorazioni territoriali.