olio pane e degustazione
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Slow Food pubblica la Guida agli Extravergini 2023

cover e quarta di copertina guida oli evo 2023 slow foodLa Guida agli Extravergini 2023 di Slow Food è la grande novità della stagione editoriale, finalmente in vendita per orientare e agevolare la scelta d’acquisto dei consumatori nello sfaccettato macrocosmo oleario.

Dal 28 marzo sul sito di Slow Food Editore è reperibile uno strumento indispensabile per tutti coloro che intendono conoscere le aziende produttrici di olio di qualità Made in Italy. Il mercato dell’olio è un mercato particolare e da oltre 20 anni la Guida agli Extravergini si pone come speciale chiave di lettura, sostenuta da Ricrea e Biodea e realizzata con la collaborazione di oltre 100 esperti dell’oro liquido, elemento cardine della dieta mediterranea.

L’obiettivo: indurre all’acquisto consapevole e arricchire la cultura del singolo riguardo i temi della filiera agroalimentare e del comparto gastronomico. L’olio rappresenta una delle materie prime migliori per conferire equilibrio ai piatti, esaltare ricette e valorizzare la cucina imperniata su salse e condimenti. L’EVO è comunque molto di più di un amplificatore di gusto, come dichiara Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia:

L’olio extravergine non è un semplice condimento ma alimento nutraceutico, in grado di fornire all’organismo l’apporto di sostanze essenziali che aiutano a prevenire numerose malattie. La guida s’erge a valido strumento per conoscere l’olio, chi lo produce, dove e come. Perciò da anni Slow Food promuove l’etichetta narrante dove ogni produttore può raccontare cosa stiamo acquistando in tutti i suoi aspetti.

Tale etichetta compare sulla confezione degli oli facenti parte del Presidio degli Olivi secolari, un progetto atto a promuovere il valore ambientale, e nondimeno paesaggistico, salutistico ed economico degli antichi oliveti, non trattati né con fertilizzanti né diserbanti chimici.

Tutti i numeri della guida: aziende, oli e grandi oli

olivi secolariLa Guida agli Extravergini 2023 corrisponde alla 24a edizione e offre recensioni di ben 766 attività fra aziende agricole, frantoi e oleifici (126 sono novità rispetto allo scorso anno), e 1.227 tipologie di olio su un complessivo di 1.600 degustate. 531 prodotti oleari vantano la foglia che certifica il marchio biologico della filiera e si registra un notevole incremento degli oli del Presidio degli Olivi secolari, 175 in più in confronto al 2022, segnati con la caratteristica chiocciola di Slow Food.

La grande chiocciola grigia indica le 40 aziende eccellenti nel promuovere i valori produttivi, intesi come organolettici, territoriali e ambientali. Ben riflette territorio e cultivar un compendio di 81 extravergini classificati Grandi Oli (disegno dell’oliva).

olio pane e degustazioneInfine 124 si inseriscono con pieno merito nella categoria Grande Olio Slow, riconoscimento indicato con la scritta slow in campo verde e attribuito alle aziende capaci di adottare pratiche agronomiche a bassissimo impatto ambientale e pienamente sostenibili.

La siccità del 2022 prosegue più che mai nel 2023 minando una produzione che da nord a sud risente purtroppo dell’evidente cambiamento climatico: lo testimonia la flessione del 37%. In questo senso Francesca Baldereschi, curatrice della guida, riserva parole di cauto ottimismo:

Si è verificata una costante crescita della qualità degli oli proposti, e parimenti una crescita dei giovani produttori.” – riassumendo che – “Se da un lato si registra un calo della superficie olivicola, dall’altro si registrano nuovi ingressi di contadini che subentrano nella conduzione ai genitori o che riprendono oliveti familiari abbandonati. Collegata a questo fenomeno, ma anche a un’aumentata coscienza ecologica, è la crescita costante degli oli biologici recensiti.

La guida fa dunque da summa a queste speranze e ad auspici necessari in un settore – quello oleario – assolutamente fondamentale.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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