Era il 1949 quando Giuseppe De Sanctis ambientò nelle vaste risaie di Vercelli il suo Riso amaro, capolavoro del neorealismo italiano che offrì all’epoca della sua uscita e negli anni a venire uno spaccato di vita delle mondine durante il secondo dopoguerra. Silvana Mangano con cappello e piedi immersi nell’acqua è divenuta un’icona, simbolo del duro lavoro ricompensato con sacchetti di riso e poche lire.
A settembre 2025 la città di Vercelli ospiterà Risò – Fiera Internazionale del Riso, manifestazione a largo raggio dedicata a una materia prima ampiamente utilizzata a ogni livello di ristorazione da cuochi, osti e chef stellati. L’iniziativa nasce in particolar modo per valorizzare la qualità straordinaria del riso vercellese – riconosciuto come eccellenza italiana sdoganata in tutto il mondo – ma anche per rievocare l’importanza della tradizione agricola e del paniere gastronomico regionale.
L’annuncio al G7 Agricoltura di Ortigia e gli obiettivi della fiera
Risò è stata annunciata lo scorso 25 settembre nell’ambito del G7 Agricoltura di Ortigia, e contestualizzata entro le trame di dialogo del convegno “Riso eccellenza italiana nel mondo” voluto dall’Ente Nazionale Risi. La futura fiera ha un obiettivo chiaro e portante, ovverosia attrarre professionisti, opinion leader e consumatori, così da indurli a conoscere l’intero indotto riferibile alla filiera del riso vercellese, ai canali di distribuzione e vendita e alla storia del prodotto partendo da radici lontane.
Si vanno dunque definendosi le guide cardine di quella che sarà una grande expo mercato, meglio ancora un format innovativo capace di coinvolgere diversi espositori connettendoli in prima persona con un vasto pubblico in ottica di sinergie globali e di comparto. La fiera punta a intercettare buyers internazionali nel corso di fitti B2B e incursioni nel settore agricolo.
Il presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino e il sindaco della città Roberto Scheda ne descrivono il quadro complessivo:
“Il Piemonte è da sempre la regione più risicola d’Italia con i suoi 114.000 ettari dedicati. La sola Vercelli, con 71.000 ettari, detiene quasi il 70% della superficie piemontese, per questo abbiamo pensato a un evento internazionale che ponga al centro la risicoltura, la cultura e il lavoro. […] Sarà buon cibo e divertimento con l’allestimento di una grande area specifica in centro città. Sarà scoperta del territorio con tour che partiranno da Vercelli verso i nostri Borghi delle Vie d’Acqua.“
A questa dichiarazione si aggiunge quella congiunta del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongianni e dell’assessore al Turismo, Cultura e Sport Marina Chiarelli:
“Il riso è uno dei prodotti di eccellenza che il Piemonte offre al mondo, capace di muovere una filiera che dal produttore può raggiungere i mercati mondiali più attenti e consapevoli, che sa raccontare il territorio con la sua storia e il suo paesaggio rurale e culturale e sa muovere un settore in crescita costante come quello del turismo del cibo e del vino. Per questo, la Regione Piemonte sostiene con il massimo impegno questo nuovo, straordinario momento di promozione internazionale.“