Ogni qual volta si testa una nuova birra, la speranza che sia la bionda/rossa/nera/blanche ideale ci porta a fare i proverbiali castelli in aria… e puntualmente o cadono o restano là, sospesi fra le nuvole del sogno “luppolare” (libera licenza poetica n.d.r.).
La Wieninger Hefe Weizen ha una faccia nel complesso carina ma possiede un gran bel corpo e questo basta a ritenerla un buon prodotto artigianale da tempo concesso al circuito della Grande Distribuzione Organizzata.
Di colore biondo torbido e dalla schiuma mediamente persistente, si tratta di una birra ad alta fermentazione la cui gradazione al 4,9% la colloca fra le omologhe leggere. Normale se si considera che le birre di frumento si attestano all’incirca tutte su quel valore, giocando su un range elastico di pochi decimi di grado.
Una birra dal carattere tedesco
Da servire rigorosamente a una temperatura compresa fra i 6 e gli 8°C scegliendo un bicchiere Weisenbecker (sebbene anche uno snifter sia più che adatto o persino preferibile), la Wieninger Hefe Weizen rivendica un carattere tipicamente tedesco, riflesso in un gusto deciso che sprigiona sentori speziati presentandosi con profumi di banana, albicocca e vaniglia, legati dall’aroma del miele dolce.
È una birra che, indubbiamente, regala delle soddisfazioni e sulla quale vale la pena approfondire le proprie conoscenze.
Storia e filosofia del birrificio Wieninger
La sua storia si connette al birrificio privato di settima generazione dal quale prende il nome. Situato a Teisendorf nella regione Berchtesgaden in Germania, vide gli albori come fabbrica di birra della curia arcivescovile nel 1666, prima di essere acquistata nel 1813 da Philip Wieninger e gestita fino a oggi per oltre due secoli dai membri della famiglia.
Credo e filosofia portano avanti la tradizione artigianale secondo metodologie di produzione naturali e l’adesione al Patto per l’Ambiente della Baviera per un’attività responsabile ed ecologica. “Fabbricare prodotti naturali con metodi rispettosi dell’ambiente” è il motto suffragato dai fatti, dal pretrattamento delle acque di scarico, dal riciclaggio della CO2 e dalla raccolta in sede dei materiali riciclabili.
Il birrificio Wieninger dimostra il teorema secondo cui si può essere moderni preservando le antiche consuetudini che resistono al tempo. Priorità dunque alle materie prime di alta qualità, al pregiato luppolo, al malto bavarese sottoposto a essiccazione e unito a un’acqua di sorgente limpidissima a garanzia di una rara purezza. È forse l’acqua il reale segreto dei mastri birrai.